Flop Grillo a Oxford, social all'attacco
Ad accendere la miccia, sembra, soprattutto le sue posizioni sui vaccini, ma anche la vaghezza delle risposte del comico a precise domande ripetute più volte e la tendenza dell'ospite al monologo
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Mar 15 Gennaio 2019 16:36
La notizia del 'flop' di Beppe Grillo a Oxford rimbalza sui social. E la rete va all'attacco del comico padre nobile e garante del M5S. A fornire un dettagliato resoconto della giornata nera di Grillo, ospite ieri degli studenti del prestigioso ateneo britannico, è stato il Corriere della Sera, presente all'incontro nel quale il pentastellato è stato duramente contestato fra cori di "buu" e qualche "buffone". Ad accendere la miccia, sembra, soprattutto le posizioni di Grillo sui vaccini, ma anche la vaghezza delle risposte del comico a precise domande ripetute più volte e la tendenza dell'ospite al monologo. Un comportamento, quello descritto dal Corsera, che la platea non ha per nulla apprezzato: "Sei patetico!" e "la politica è una cosa seria", alcune delle grida indignate fra i presenti e riportate dal quotidiano.
Il flop a Oxford ha prevedibilmente sollevato un polverone sui social dove molti utenti hanno voluto lasciare un commento, talvolta al vetriolo, sull'esito della trasferta del garante. "Beppe Grillo contestato a Oxford su vaccini e AIDS replica dicendo: "Non siete cortesi". Proprio lui che aveva un "vaffanculo" per tutti", sottolineano, chiedendo poi di trovare "le differenze: Grillo preso a pesci in faccia a Oxford, in Italia ha fondato con una società di marketing un partito che ora governa. Fermiamo la fuga di cervelli, chiediamo ai cervelli all'estero di invaderci". E ancora: "Grillo a Oxford: la prima esperienza di fronte ad un pubblico pensante è stata un vero trauma" oppure "a quanto pare i feedback cambiano quando, anziché dire minchiate in una piazza colma di presuntuosi e presunti saccenti, si "professa" davanti a chi i libri li ha aperti e non solo per colorarli". Ironizzano gli utenti, mentre assicurano che le contestazioni non saranno certo un'esclusiva degli studenti inglesi: "Vorrei solo dire che se venisse in qualsiasi università d'Italia faremmo la stessa identica cosa di Oxford. Io - scrive Carolina - garantisco per i miei colleghi".
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