Gran Bretagna, trionfo di Cameron: «La vittoria più dolce»
Il premier conservatore: governerò per tutti. Laburisti sconfitti, Farage fuori dal Parlamento
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Ven 08 Mag 2015 12:00
LONDRA. I Conservatori di David Cameron verso la vittoria delle elezioni in Gran Bretagna. Con ancora 12 collegi da assegnare hanno finora ottenuto 323 seggi, mentre ai Laburisti di Ed Milliband 228. Nonostante la maggioranza nella Camera dei Comuni sia formalmente di 326 seggi (su 650), si tratta per i Tories di un numero sufficiente, poiché i deputati del partito nord irlandese cattolico dello Sinn Fein solitamente rinunciano ai propri seggi (4 in queste elezioni) e lo speaker tradizionalmente non prende parte ai voti parlamentari. Un risultato che ribalta i sondaggi degli ultimi giorni che fotografavano una situazione di quasi assoluta parità tra i due partiti maggiori in termini percentuali.
David Cameron ha detto di sperare di governare per tutto il Regno Unito. «E' stata la vittoria più dolce di tutte», ha detto il premier e leader conservatore David Cameron allo staff e agli attivisti del suo partito, commentando il risultato elettorale. Il premier ha poi sottolineato: «Hanno sbagliato i sondaggi ed hanno sbagliato gli opinionisti». Il Partito Conservatore costruirà sulle «fondamenta» della sicurezza economica nei prossimi cinque anni. La Gran Bretagna, ha aggiunto, «deve tenere» il referendum promesso sull'adesione all'Unione europea e «voglio fare in modo che ci siano buone scuole per tutti i nostri figli, indipendentemente dal luogo in cui vivono o dal loro retroterra». Il premier ha poi ricordato di volere «governare per tutti» e di «portare il nostro Paese insieme, il nostro Regno Unito insieme attuando il più rapidamente possibile la devolution che abbiamo promesso, concordata con altri Paesi, sia per il Galles che per la Scozia».
Miliband: responsabilità solo mia. Ha invece sofferto una «notte difficile e deludente» il leader britannico dei Laburisti, Ed Miliband che si è assunto la piena responsabilità per la sconfitta laburista. «La responsabilità per questo risultato è solo mia», ha scritto su Twitter. Miliband, che si è aggiudicato il seggio di Doncaster North, ha affermato che «in Scozia, abbiamo visto un aumento del nazionalismo sopraffare il nostro partito».
Farage fuori dal Parlamento si dimette. Il leader dell'Ukip Nigel Farage ha annunciato le sue dimissioni dopo la sconfitta nel collegio di South Thanet, conquistato dal candidato conservatore Craig MacKinlay. A Farage sono andati 16.026 voti, contro i 18.838 di MacKinlay. «Una parte di me - ha detto - è delusa, l'altra è più felice di quanto non mi sia sentito da molti, molti anni». Il leader dell'Ukip ha criticato il sistema elettorale britannico che ha assegnato in Scozia quasi la totalità dei seggi all'Snp che ha ottenuto il 50% dei voti in quell'unica regione, lasciando invece al suo partito, terza forza politica a livello nazionale con tre milioni di voti, un solo seggio a Westminster. »Serve un'autentica e radicale riforma della politica», ha detto Farage.
Sturgeon, non chiederemo un altro referendum. Le elezioni politiche non sono state un voto per l'indipendenza scozzese e l'eccellente risultato dello Scottish National Party non spingerà il partito a chiedere un altro referendum. Lo ha ribadito la leader dell'Snp Nicola Sturgeon, affermando di essere già stata al riguardo «molto, molto chiara durante la campagna elettorale» e di «non volersi rimangiare la parola». La Sturgeon, trionfatrice della notte elettorale, ha poi confessato alla Bbc di essere stata fiduciosa sul risultato, «ma di non avere mai immaginato 56 seggi». Quanto al tracollo dei Laburisti in Scozia, per la Sturgeon la colpa non può essere attribuita all'Snp, ma all'incapacità del Labour di battere i Conservatori.
Scozia elegge la più giovane parlamentare dal 1667. Ha 20 anni la più giovane candidata eletta al parlamento britannico dal 1667: Mhairi Black, esponente del SNP, il partito nazionalista scozzese, ha avuto la meglio sull'esponente laburista Douglas Alexander nel collegio di Paisley and Renfrewshire.
Dopo 7 anni Boris Johnson torna in Parlamento. Il sindaco conservatore di Londra, Boris Johnson, torna in Parlamento dopo sette anni di assenza. Prima delle elezioni di ieri, Johnson, che si è aggiudicato il seggio di Uxbridge e South Ruislip, aveva spiegato di volere coniugare i suoi compiti di sindaco e membro del Parlamento per il prossimo anno. Visto da alcuni come il prossimo leader dei Conservatori, Johnson era stato in Parlamento dal 2001 al 2008.
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