BRUXELLES. Tanto rumore per nulla. Se non è una resa, poco ci manca. La Grecia presenta oggi a Bruxelles il suo piano di riforme per ottenere il prolungamento di 4 mesi degli aiuti. Il piano, composto da tre pagine, prevede provvedimenti di lotta all'evasione fiscale, misure anticorruzione e anticontrabbando, privatizzazioni e riforma della pubblica amministrazione. In particolare, secondo il quotidiano tedesco Bild, Atene punterebbe a recuperare 7 miliardi attraverso misure contro il contrabbando di sigarette e benzina e con l'imposizione di una patrimoniale. Insomma, si tratta di decisioni che ricalcano i punti principali del vecchio memorandum della tanto odiata Troika, e dove non figurano molte di quelle che erano statate le promesse elettorali di Syriza, il partito di Alexis Tsipras. In sostanza restano i tagli agli statali e l'austerity. Non a caso il piano di riforme che il Governo greco deve presentare entro stasera a Bruxelles è giudicato «ambizioso ma realistico» dal commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in un'intervista alla tv francese, durante la quale ha ribadito che non esiste «alcun piano B» per la Grecia, vale a dire l'uscita dalla zona euro. «Ho vietato che un piano del genere venga valutato - ha detto - La Commissione europea si augura che la Grecia resti nell'eurozona. Siamo sulla buona strada».

LE RIFORME. La lista delle riforme che il Governo greco si impegna ad attuare è quasi ultimata e sarà inviata oggi, ha confermato il portavoce del governo ellenico Gavriil Sakellarides, intervenendo alla televisione. La lista comprende una serie di misure di lotta all'evasione fiscale e alla corruzione, ma anche provvedimenti destinati ad alleviare il peso sui greci che si trovano in una condizione più difficile. «Stiamo discutendo con i nostri soci perché accettino la lista. Speriamo che non ci siano complicazioni», ha concluso.