ROMA. Con questa Manovra, il Governo riesce a colpire - contemporaneamente - cittadini, imprese, unità del Paese, Mezzogiorno, democrazia e Costituzione. Stiamo assistendo a un vero record, oltre a un teatro dell’assurdo sulle spalle di un’Italia che rischia di finire in esercizio provvisorio. Non solo: dopo il finto braccio di ferro con l'Unione europea, lo “sgoverno del cambiamento” vuole far passare, all’ultimo minuto ed esautorando il Parlamento, una manovra piena persino di errori tecnici che difficilmente avranno il vaglio europeo. La beffa, oltre al danno. Per non parlare dei tagli agli investimenti e delle spinte autonomiste di alcune Regioni - ciliegina lampante sulla torta della confusione che alberga nelle stanze di questo Esecutivo. Perché il tentativo di inserire una modifica delle autonomie territoriali, in favore di alcune aspirazioni regionali del Nord, è un vulnus alla Costituzione e non solo al Sud. Il Meridione non è una terra di serie B, da evocare quando serve e nel frattempo disprezzare, e la Costituzione - compreso l’articolo 72 - nemmeno. L’improvvisazione regna sovrana, sulle spalle di tutti gli Italiani.