Roma, la Meloni si candida. Bertolaso: «Io avanti come una ruspa»
La leader di Fdi: «Nessun uomo può dirmi cosa fare»
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Mer 16 Marzo 2016 14:02
ROMA. "Dopo attenta riflessione ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma". Lo ha detto Giorgia Meloni, che ha incontrato stampa e cittadini in piazza del Pantheon sottolineando che "è una scelta d'amore".
"Faccio una scelta che molti considerano forte ma non mi sono mai tirata indietro davanti alle sfide epocali. Lo faccio con spirito di servizio, senza protagonismo. Si sa che avrei preferito godermi i mesi più belli della gravidanza, forse i più belli che una donna possa avere, ma ho sempre considerato che se non ci fosse stata ipotesi migliore la mia candidatura sarebbe rimasta in campo" ha detto la Meloni.
"Credo che ogni donna sia libera di scegliere come affrontare la gravidanza - ha detto - ma nessun uomo può dire a una donna ciò che deve o non deve fare quando è in gravidanza. Peraltro credo che in una città che ha come simbolo una lupa che allatta due gemelli non sarà un problema".
"Faccio un appello a Salvini, a Berlusconi, al centrodestra: aiutatemi a non lasciare Roma nelle mani di chi l'ha ridotta così né al qualunquismo dei cinque stelle. Vinciamo insieme, noi lo faremo comunque". E ancora: "Rivolgo un appello a Bertolaso, che ho sempre sostenuto fino a oggi ma fin qui non è riuscito a scaldare il cuore dei romani. La sua concretezza e il suo curriculum sono un valore aggiunto, non si faccia strumentalizzare, venga qui a darci una mano. Non mi interessa la leadership del centrodestra, ai romani non interessa".
"Tutti sanno che con Alemanno non c'è nessun tipo di rapporto e lui ha sostenuto Storace. È importante anche per noi dare un segno di discontinuità rispetto al passato" ha poi precisato, aggiungendo che "Marchini non rappresenta l'elettorato di centrodestra".
Poi, a margine dell'annuncio della sua candidatura, Meloni ha detto alla stampa: "Io spero che l'unità del centrodestra si possa ritrovare già al primo turno. Da qui alla presentazione delle liste c'è ancora un mese e spero che alla fine la responsabilità che io dimostro nel momento in cui scendo in campo, non nella situazione più facile, porti gli altri a fare questo stesso gesto di amore facendo mettere l'interesse dei romani prima di quelli dei partiti e dei giochetti sulle leadership che non interessano a nessuno".
Ma Guido Bertolaso a 'Un Giorno da Pecora', su Rai Radio2, ha detto che non si ritirerà. "Io tradito dalla candidatura della Meloni? I politici hanno un’idea e il giorno dopo la cambiano. Io non sono un politico ma un tecnico, sono stati loro tre a chiedermi di candidarmi e io l'ho fatto" ha sottolineato.
"Vado avanti come mi avevano chiesto due mesi fa - ha detto Bertolaso - e vado avanti come una ruspa". "Le scriverò: cara Giorgia, io continuo a volerti bene nonostante tutto. E poi le manderò sette rose rosse", ha concluso il candidato sindaco.
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