NAPOLI. «Esprimo, a nome di tutta l'amministrazione regionale che rappresento sui temi della sicurezza e della legalità, la più sentita vicinanza ai familiari di Gianluca Cimminiello e la più viva gratitudine alla Magistratura e alle forze dell'ordine». Così l'assessore regionale della Campania alla Sicurezza e alla Legalità Franco Roberti, a seguito delle condanne all'ergastolo inflitte al boss Arcangelo Abete e al suo luogotenente Raffaele Aprea per l'omicidio del giovane tatuatore Gianluca Cimminiello, ucciso il 2 febbraio 2010. «Tra le priorità assolute del mio impegno politico di assessore c'è il tema delle vittime innocenti della criminalità, sia in termini di memoria che di impegno concreto a beneficio dei familiari. È nostra intenzione proseguire con sempre più vigore ed efficacia su questo versante, anche grazie al contributo della nostra Fondazione Polis, sempre vicina ai familiari di Cimminiello, sia sul piano umano che giuridico. Ne è testimonianza la costituzione di parte civile al processo e il risarcimento di cui sarà beneficiaria in tale veste e che sarà interamente devoluto ai familiari delle vittime che non godono di alcun riconoscimento», ha aggiunto Roberti. «Far memoria degli innocenti uccisi dalla violenza criminale, di tutti coloro che sono vittime di reati intenzionali violenti, è giusto e doveroso e rappresenta la base fondamentale per un'azione forte e incisiva a favore dei familiari delle vittime e dei diritti che loro vanno riconosciuti», ha concluso Roberti.