NAPOLI. Via le bandiere dalla facciata della sede della Terza Municipalità di Napoli (Stella, San Carlo all'Arena) in segno di protesta contro "lo stato di abbandono che si ripercuote sull'ordinarietà dei lavori tecnici e amministrativi". Ad annunciarlo sono i consiglieri di maggioranza e i componenti della Giunta della Municipalità, guidata dal presidente Ivo Poggiani, in una lettera rivolta al sindaco di Napoli Luigi de Magistris e al capo di gabinetto del Comune di Napoli Attilio Auricchio. "Lo stato di abbandono da parte delle posizioni apicali dirigenziali che si perpetua da mesi - scrivono - arreca numerosissimi danni a tutti i servizi amministrativi e tecnici. I cittadini sono esasperati da questa mancanza che ricade inevitabilmente sulla vita della Municipalità, rendendo le sedi luogo di scontri giornalieri dove ormai i consiglieri e il personale sono sottoposti a minacce e aggressioni continue, costretti a far fronte alle esasperazioni e alle richieste della cittadinanza".  In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il presidente della Municipalità Ivo Poggiani, eletto con la coalizione a sostegno del sindaco de Magistris, si dice "stufo e stanco" e spiega: "Non si può andare avanti così, sono mesi che non faccio solo il presidente di Municipalità, ma il direttore, il dirigente, il sindacalista, il centralinista e lo psicologo di gente che guadagna decine di migliaia di euro l'anno senza assumersi una responsabilità, sacrificando i miei affetti, la mia famiglia per stare dietro a questioni che non sono di mia competenza". Poggiani racconta che "da circa 7 mesi la Municipalità 3 è sprovvista degli organi amministrativi per garantire la vita quotidiana. Tutti i problemi ricadono sulla parte politica o su quel poco di personale che prova a dare il massimo in condizioni di lavoro proibitive. Tutti i giorni io e i consiglieri ci troviamo a dover affrontare cittadini stanchi ed arrabbiati. Ieri una consigliera di Municipalità incinta al quarto mese di gravidanza è stata aggredita da un cittadino esasperato solo perché provava a placare gli animi". Poggiani chiede "un po' di rispetto per i circa 100mila cittadini che rappresento in qualità di presidente. Mesi di tavoli, incontri, personale e consiglieri aggrediti, ma nulla è stato risolto. O si interviene velocemente - conclude Poggiani - o questa Municipalità la chiudo io prima che succeda qualcosa di irreparabile".