di Mario Pepe

NAPOLI. Le Universiadi a Napoli e in Campania sono appese a un filo. Il nodo, inutile dirlo, resta quello del Villaggio che dovrebbe ospitare gli atleti. E dalla riunione di due ore della cabina di regia viene fuori un rinvio al 13 luglio che non promette nulla di buono. Come si evince dalle parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò: «La situazione? È stato rinviato tutto al 13 luglio. Il problema principale è dove collocare il Villaggio. Ci sono diverse ipotesi in piedi ma nessuna ha una certificazione. Per questo, finché non si avranno certezze assolute sarà difficile dire se si andrà o meno avanti. Noi vogliamo fare le Universiadi, ma c’è bisogno di risposte». Un confronto serrato, quello a Palazzo Chigi, durante il quale non manca un duro scambio di vedute tra il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che continua a difendere l’ipotesi della Mostra, e il governatore Vincenzo De Luca che eccepisce i vincoli della Sovrintendenza: Giorgetti interviene e mette pace. A Matytsin, poi, arriva anche la richiesta di sfoltire il programma cancellando qualche sport minore. De Luca, dal canto proprio, ostenta sicurezza: «Si è fatto qualche passo in avanti, anche se da qui al 13 luglio si discuterà del Villaggio. Si è parlato di approntare delle navi per ospitare il più alto numero di atleti possibile. Questo semplificherebbe il problema e poi potremo ragionare su un’area extra che per quanto mi riguarda non può essere in nessun caso la Mostra d’Oltremare». De Magistris, dal canto proprio, continua a difendere l'ipotesi Mostra: «Dialogo franco, valuteremo l’ipotesi di dividere gli atleti un po’ alla Mostra e un poco sulle navi». E il sottosegretario Castiello invita tutti a fare presto e non esclude che il Governo possa prendere in esame la possibilità di un supercommissario per un evento che è sempre più in bilico.