NAPOLI. Per chi era allo stadio ma anche per chi l’ha vista su Raiuno o ascoltata in radio in macchina, è stato ben chiaro che il vero omaggio, il vero spettacolo lo hanno offerto i 45mila spettatori che hanno cantato tutte le canzoni dall’inizio alla fine, anche quelle che non erano di Pino. La maggior parte degli artisti venuti ad omaggiare “il Musicante” hanno offerto interpretazioni intense (vedi la Mannoia), altri invece non sono stati all’altezza del coro del San Paolo. Se il suono di Pino era ben vivo allo stadio è per merito delle due band di Pino, con James Senese, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Gigi De Rienzo, Rosario Jermano ed Ernesto Vitolo. L’acustica, per chi era in tribuna, non era all’altezza dell’evento. È proprio vero, “Pino è”. Anche se non c’è, è ancora tra noi, la sua musica non si è fermata e non è mai stata spenta in questi 3 anni e mezzo, la tecnologia fa in modo che possiamo vederlo e ascoltarlo quando vogliamo, il cinema ci ha proposto un suo ricordo intenso, la discografia ci propone un nuovo cofanetto e poi c’è “Resta quel che resta”, lo straordinario brano inedito composto e inciso oltre 9 anni fa e ritrovato solo adesso.