Albiol: «Napoli, prima lo scudetto e poi il futuro»
L'intervista al difensore del Napoli
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Gio 20 Luglio 2017 13:47
Anche Raul Albiol si allinea a tutti quelli che hanno parlato di scudetto nel ritiro del Napoli a Dimaro Folgarida. Dall’alto della sua esperienza sa che ci sono le premesse per arrivare prima di tutti. Al tempo stesso ha la consapevolezza che non sarà facile perché ci sono delle dirette concorrenti molto agguerrite. In primis la Juve. Bisogna stare attente anche alle due milanesi made in China e alla Roma che non si arrende mai. In Nazionale ha portato a casa due Europei e un Mondiale. Ha vestito la maglia del Real dopo essere stato protagonista con il Valencia e il Getafe.
Allora Raul è al suo quinto anno in maglia azzurra, può essere quello buono per lo scudetto?
«Sì. Sappiamo che abbiamo una squadra per competere per lo scudetto. È difficile ma se ripetiamo il girone di ritorno con continuità tutto è possibile. Ci sono Juve, Roma, Milan e Inter molto agguerrite e quindi desiderose di vincere e giocare in Champions».
Quanto è cresciuto il Napoli dal primo anno di Sarri ad oggi?
«Molto. Siamo cresciuti tecnicamente e mentalmente. Lo abbiamo dimostrato nel girone di ritorno. Siamo preparati bene per competere per lo scudetto».
È motivo di soddisfazione ricevere i complimenti per esprimere il più bel gioco d’Italia e forse d’Europa?
«Facciamo un bel calcio ma dobbiamo vincere qualcosa. Dobbiamo anche essere cattivi. Dobbiamo pensare a vincere e a raggiungere gli obiettivi alzando qualche trofeo. La squadra lo sa. L’anno scorso abbiamo giocato alla grande e siamo arrivati terzi».
Avete iniziato la preparazione così come avete fino lo scorso campionato: sereni, concentrati in gran forma e segnando molto…
«Sì ma non mi fido di questo periodo, può tradire le attese. In estate si può fare fatica all’inizio e avendo subito il preliminare di Champions c’è il rischio di sbagliare. Ci giocamo un pezzo di stagione, serve concentrazione massima».
Il suo reparto, quello difensivo, è stato messo qualche volta in discussione per i 39 gol subiti. Come si può migliorare?
«Alla fine la squadra ha fatto 86 punti. Con una brutta difesa non li fai. È stata una grande stagione. Possiamo migliorare. Il nostro gioco è d’attacco. L’obiettivo è aumentare i gol e abbassare il numero di reti subite».
Quanto è fondamentale Reina per questo Napoli?
«Reina è importante per noi. È esperto. È la quarta stagione per lui col Napoli, lotta dentro e fuori dal campo. Ha le qualità per il nostro gioco. È fondamentale e speriamo che rimanga».
A proposito, quanto perde la Juve avendo venduto Bonucci?
«Era un giocatore importante per loro. Difficile, però, che uno solo faccia la differenza. Gli attaccanti possono cambiare la squadra. È più facile sostituire un difensore che un attaccante».
Ad attenderla c’è gran parte della sua famiglia. Quanto conta per lei?
«È importantissima. Voglio stare con loro tutto il tempo possibile. Per poter fare il mio lavoro ho bisogno di avere la serenità a casa e io ce l’ho».
Perché non hai giocato contro il Carpi?
«Doveva riposare un difensore e allora è toccato a me. L’altra volta è toccato agli altri. Un po’ di turnover».
Teme un po’ di sana concorrenza?
«No, anzi è meglio per tutti. Il mister può stare tranquillo perché siamo ad alti livelli. Alla fine hanno qualità per poter portare benefici alla squadra».
Si è parlato tanto delle sirene spagnole. Ma quale è il suo futuro?
«Sto bene qui, il mio pensiero è fare una grande stagione. Poi vedremo. Voglio vincere lo scudetto e poi ci penso».
Ma vorrebbe chiudere la carriera a Napoli?
«Può darsi, qui o in Spagna. Vedremo. Ora voglio abbracciare la mia famiglia».
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