Ferrara: «Il Napoli può lottare fino alla fine»
L’ex campione di Napoli, Juventus e della Nazionale: «Questo Napoli ha un punto in più del Napoli dello scudetto»
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Lun 09 Novembre 2015 15:26
NAPOLI. «Il Napoli sta confermando di essere una squadra che può lottare fino alla fine per un obbiettivo importante. Questo campionato sta dimostrando di essere più interessante di quelli passati, dove c'era una squadra nettamente più forte delle altre. Ora ci sono tante squadre che possono ambire allo scudetto, con caratteristiche diverse e il Napoli è quella con la Fiorentina che sta giocando meglio». È il parere espresso da Ciro Ferrara, a Radio Anch'Io Sport, sul campionato italiano, che vede quattro squadre in lizza per la vetta e la Juventus attardata in classifica. «È inevitabile che la Juve potesse avere una flessione dopo 4 anni di successi, è inevitabile perché altre squadre dovrebbero avere più motivazioni per cercare di batterla e tornare a conquistare un successo importante. La Juve tecnicamente è una squadra forte quanto le altre, ma qualche problema lo ha avuto, e questo ritardo, che ha dimezzato in poco tempo, gli pesa, ma il campionato non ha una squadra che si sta staccando e tutte possono vincere ma anche avere battute di arresto», sottolinea l'ex difensore bianconero. In testa c'è l'Inter di Roberto Mancini, una squadra che vince ma non convince ancora appieno. «Non è detto che chi sia stato un grande attaccante debba per forza avere una squadra che faccia tanti gol, è un'Inter che anche Mancini dice non essere ancora la sua Inter. L'idea di calcio di Roberto è propositiva, la squadra tenta di fare sempre la partita e di vincerla, questa è una Inter particolare, ma se continua a vincere così va benissimo per lui».
Il Napoli di Sarri si basa molto, invece, sulle prodezze di Higuain, un po' come era il Napoli di Maradona. «Diego ha cambiato la storia del Napoli e di tanti suoi compagni. Higuain con caratteristiche diverse si sta prendendo questa scena assoluta al San Paolo, forse ancora in trasferta deve fare meglio, ma è il giocatore più rappresentativo del Napoli. Nel campionato italiano sono andati via tanti giocatori veramente forti, tanti fenomeni, e ne sono rimasti due, Higuain e Buffon. Higuain anche quando giocavo io non avrebbe sfigurato nel Napoli di Maradona, nell'Inter, nel Milan si sarebbe ritagliato il suo spazio anche 20 anni fa. Questo Napoli ha un punto in più del Napoli dello scudetto ma sono due momenti diversi. Posso augurarmi per il Napoli, per Sarri e per l'ambiente di continuare con questo entusiasmo che si sta ricreando. A inizio stagione, infatti, Sarri ha lottato contro scetticismo e critiche di troppo, solo il tempo darà le sue sentenze. Bianchi-Sarri? Potrebbe starci come paragone», aggiunge Ferrara. L'ex tecnico di Juve e Sampdoria giudica poi l'operato dell'allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa, suo ex compagno di squadra. «Si vedeva già all'ora che sarebbe diventato un allenatore. L'ho ritrovato in Ungheria e mi venne a trovare in albergo e la sera siamo stati un paio d'ore a parlare e ho pensato che aveva la testa da allenatore. Sousa e Sarri sono le facce nuove del campionato, con idee di calcio diverse l'uno dall'altro, ma entrambi stanno ottenendo risultati in due piazze molto difficili».
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