Floro Flores si confessa: «L'allenatore della mia scuola calcio era pedofilo»
L'ex attaccante azzurro ha rilasciato una intervista a "Il Calciatore"
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Mer 11 Marzo 2015 17:49
NAPOLI. Antonio Floro Flores per la prima volta in carriera racconta una storia sconcertante. Parlando alla rivista "Il Calciatore", l'attuale bomber del Sassuolo ha detto che quando ha mosso i primi passi da giocatore ha incontrato un pedofilo sulla sua strada. «Avevo 10-11 anni quando sono entrato per la prima volta in una scuola calcio, l'Atletico Toledo - ha spiegato Floro Flores -. L'idea di essere vincolato a un allenatore e a degli orari mi dava fastidio. I miei lavoravano, ma la ditta di mio padre stava per fallire e i soldi per la scuola calcio erano troppi. Ma dopo che mi avevano visto giocare, gli dissero che non c'erano problemi. Ricordo che poi non passò molto tempo e saltò fuori che l'allenatore era un pedofilo. Me la rivedo ancora la scena, mentre stavamo giocando, la marea di carabinieri che è arrivata. Così tornai a giocare per strada». Vivendo prima al Rione Traiano e poi a Secondigliano, se non ci fosse stato il calcio avrebbe rischiato di fare altro. «Sono arrivato alla terza media e quel diploma mi è stato regalato. La mia strada era il calcio, cosa andavo a fare a scuola? Era un ostacolo e sono sicuro che per il 99% dei ragazzi a Napoli sia ancora la stessa cosa. Il primo sogno il calcio, non ci sono altre strade. Ricordo la volta che un prof voleva parlare con mio padre e io avevo paura perché sapevo che poi a casa le avrei prese. Ma quando dissero a papà che avrebbe dovuto vietarmi di giocare, lui rispose: "Con che alternativa? Morire ammazzato o in galera?". Adesso mi viene da sorridere, penso al posto dove giocavamo. Me le ricordo le sparatorie, noi ragazzini che correvamo via e ci nascondevamo».
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