Obiettivo scudetto. È inutile nasconderlo, il Napoli sa cosa vuole da questa stagione. Impossibile non pensare di poter arrivare prima di tutti lassù in Paradiso. A confermarlo è Marek Hamsik a margine della presentazione dell’iniziativa di acqua Lete “Il campione sei tu”. Il capitano non ha mai cercato di dribblare il discorso. Fu il primo a Dimaro a luglio scorso a sdoganare la parola scudetto e non se l’è rimangiata. Impossibile farlo visto e considerato il cammino del Napoli in questa parte della stagione. In Champions non sta andando molto bene ma in serie A si è al comando della classifica ormai da tempo. Il primato non è casuale ma frutto di un gran lavoro che Maurizio Sarri sta portando avanti ormai da tre anni.

 

Ormai la strada è sta avviata, bisogna solo correre e cercare di vincere.

«La Juventus resta ancora la favorita ma non vogliamo vincere lo scudetto», ha ammesso lo slovacco. Allora Hamsik, domani si riparte con il Milan dopo le delusioni mondiali per l’Italia ma per per lei. Magari avrete più tempo per poter lottare per il titolo.... «Sì ma il Mondiale è a giugno 2018 e si poteva partecipare. Spiace per la mia Slovacchia e naturalmente l’Italia. Ho visto la partita e c’erano tutti i presupposti per poter passare il turno, peccato».

 

Il Napoli è pronto a ripartire dopo una sosta che tutti aspettavano?

«È servita la pausa anche se in 13 sono stati in Nazionale. Il mister non era contento. Vogliamo ripartire da dove abbiamo finito. Non sarà facile»

 

Domani il Milan, poi lo Shakhtar in Champions?

«Prima dobbiamo pensare solo al Milan, poi si penserà al resto». Lei ha tante figurine alle spalle, e quando giocava col Brescia il primo gol in Italia lo segnò al Milan. Ne manca sempre uno per arrivare Maradona. È un peso per lei? «Ci penso ma sembra che altri ci pensano più di me. Quando arriverà arriverà. Ne ho segnati tanti e ho sempre dimostrato di poterli fare. Da questo punto di vista sono tranquillo. Piuttosto penso ai risultati della squadra che contano più di quelli personali».

 

Quindici anni in Italia. Che momento è per il calcio italiano, è da rinfondare o sempre uno dei migliori?

«È tra i migliori, ma bisogna migliorare. Soprattutto a livello di strutture. È indietro rispetto a Francia, Germania, Inghilterra. La Slovacchia è piccola ma sta costruendo stadi nuovi».

 

Che partita si aspetta contro il Milan? «È sempre una squadra fortissima che ci metterà in difficoltà, dovremo essere pronti a giocare il nostro calcio».

 

A parte il record di gol c’è anhe quello di presenze detenuto da Bruscolotti.... «Ce la posso fare».

 

Lei è il capitano di questo Napoli e i suoi figli sono iscritti nelle scuole calcio campane. Un consiglio al calcio italiano?

«Dopo una tragedia si può solo migliorare. Il calcio italiano si guarderà allo specchio e risolverà i problemi».

 

Hai la percezione che ci sono i presupposti per vincere lo scudetto?

«Lo sto ripetendo, da quando c’è Sarri c’è una crescita enorme. Siamo cresciuti come singoli e come squadra. La strada è lunga e non servirà solo questo per vincere. Adesso ci arriva il Milan e dovremo essere pronti». Il Milan è a 13 punti, può rientrare in corsa o il discorso scudetto è ridotto alle prime cinque? «13 punti sono tanti ma il campionato è tutto aperto. Noi dobbiamo guardare a noi stessi e non alle altre. Ci sono 5 squadre a pochissimi punti. Ogni gara sarà una guerra molto importante».

 

Lei con il Napoli ha segnato il gol più bello al Milan dopo una corsa di 70 metri. È ad un passo dal record di Maradona ma alle sue spalle c’è Mertens deciso più che mai a raggiungerlo. Se lo trova davanti alla pota gli fornisce l’assist?

«Certo (sorride), gli passo la palla per farlo segnare. È un attaccante è giusto che pensi ai gol. Ne sta facendo davvero tanti. Quando arriverà il mio sarò molto contento».

 

Ha deciso fino a quando giocherà?

«Sono in piena forma calcistica così come l’età. Penso solo a divertirmi».

 

Come stai fisicamente visto che viene quasi sempre sostituito da Sarri?

«Sono tre anni che gioco sempre la. Sto bene, carico e pronto per altre partite».

 

La classifica è stretta, ma è il Napoli la squadra da battere?

«Guardando il passato è sempre la Juventus. Ne ha vinti sei consecutivi di campionati. Siamo vicini, quasi allo stesso livello, stiamo dimostrando che ce la possiamo fare. Vogliamo finalmente vincere lo scudetto ».

 

Ma cosa serve?

«Deve essere tutto perfetto per vincere». Due partite consecutive al San Paolo con due poste in palio importante sia in campionato che in Champions. Vuole dire qualcosa ai sostenitori azzurri? «Ai tifosi nostri non si deve dire niente perché sono sempre vicini. Ci credono come ci crediamo noi».