Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferisce una medaglia di rappresentanza per la giornata dedicata al 75esimo anniversario della scomparsa di Roberto Bracco, promossa dalla Fondazione Premio Napoli e tenutasi a Palazzo Reale. La Presidenza della Repubblica rivolge, in particolare, gli auguri a Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli, e a Guido D’Agostino, presidente dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, per il successo dell’iniziativa.

Siamo orgogliosi – afferma il presidente della Fondazione Premio Napoli Domenico Ciruzzi – per l’attenzione che il Presidente della Repubblica ha inteso riconoscere all’iniziativa. E’ un atto di grande significato per il ricordo di un intellettuale ingiustamente discriminato dal potere, che ha pagato a durissimo prezzo la sua coerenza e la sua dignità e per questo da considerarsi da esempio. Mi auguro che questo riconoscimento sia da sprone anche verso i media locali affinché valorizzino eventi di questo spessore”.

 

Roberto Bracco sfiorò il Nobel per la letteratura senza afferrarlo. Giornalista, scrittore e drammaturgo, conobbe il tramonto pagando a caro prezzo l’opposizione al regime fascista, siglata dalla firma in calce al manifesto redatto nel 1925 dal filosofo Benedetto Croce. E dopo la morte, l’oblio. Ogni tanto se ne riparla, sottolineando l’ingiusto vuoto in cui è caduto il suo nome, ma sono episodi a scatto raro.

Per questo la Fondazione Premio Napoli, assieme all’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, al Comune di Napoli e all’Università “Federico II”, ha deciso di organizzare un’importante iniziativa, civile e culturale, che rappresenta una forma di riconoscimento, e insieme risarcimento, sia pure postumo ma dovuto dalla Città, all’opera e alla vita di un grande, napoletano e antifascista oltre che prestigioso giornalista.

Il momento clou della commemorazione è stato alle 13.30, quando nella sua casa natale, in via San Gregorio Armeno 41, è stata apposta alla presenza del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, una targa in suo onore. Alle 17.30 il via a una tavola rotonda, moderata da Ermanno Corsi: assieme a Domenico Ciruzzi e a Guido D’Agostino partecipano gli studiosi universitari Pasquale Iaccio e Matteo Palumbo, lo storico Francesco Soverina e l’attore Renato Carpentieri che legge alcuni brani teatrali dell’autore.