NAPOLI. Gli agenti della Squadra Mobile hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, convalidato dall’Autorità giudiziaria, Antonio Capoluongo, di 39 anni, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso. L’attività investigativa dei poliziotti è partita da una serie di rapine commesse nella zona di via Umberto Maddalena tra febbraio e marzo. Due giovani a bordo di scooter, volti travisati, armati di pistola, avevano come vittime prescelte automobilisti fermi nel traffico. L’analisi di diverse immagini di videosorveglianza sono state determinanti per rintracciare il rapinatore. L’attenzione dei poliziotti si è focalizzata sullo scooter e sui suoi frequenti passaggi nella zona di via Umberto Maddalena. Il 26 marzo è scattato il blitz, che ha portato al fermo del Capoluongo. Infatti è stato possibile appurare che lo scooter utilizzato nelle rapine  effettuava numerosi passaggi nella zona di Secondigliano. Con la collaborazione degli agenti del Commissariato Secondigliano, gli uomini della Squadra Mobile sono riusciti a bloccare il rapinatore dopo un inseguimento di alcuni minuti. Indosso aveva una replica di una pistola semiautomatica e di un martello frangivetro utilizzato per la rottura dei cristalli delle auto prescelte. Gli agenti hanno quindi rinvenuto in alcuni appartamenti a Napoli ed in provincia, utilizzati dal 39enne, capi di abbigliamento che, dal riscontro delle immagini di videosorveglianza, sono stati utilizzati nel commettere le rapine. Proseguono le ricerche del complice.