NAPOLI. È una Francesca esplosiva che non si arresta davanti a nessun numero immenso di ragazzi, che la circondano inondandola di un’euforia che arriva alle stelle.  Francesca Rondinella ritorna ad occupare un meraviglioso spazio nei teatri napoletani o negli auditorium delle scuole con il concerto lezione: ‘Di voce in voce’. La memoria di Napoli al cuore dei giovani. Un concerto lezione che fa viaggiare nella storia della città attraverso la canzone, la musica, la poesia, le immagini, la fantasia. Il suo è uno straordinario viaggio storico musicale che inizia dal 1550 con ‘Sto core mio’ di Orlando di Lasso per continuare con Michelemma del 1600, Cicerenella del 1700, entrambi di autori ignoti, come Lo Guarracino del 1700. Continua con ‘Te voglio bene assai’ di Raffaele Sacco del 1835. Tocca le vibranti parole di ‘Pianoforte e notte’ anno 1890, ‘E Spingule Frangese’ 1888 e ‘Marechiare’ del 1885 tutte di Salvatore Di Giacomo. Arriviamo nel 1914 con ‘Tammurriata Palazzola’ di Ferdinando Russo e R. Falvo a ‘Tammurriata all’antica’ di Ernesto Murolo e E.A.Mario del 1914. ‘Tamburriata Nuvella’ di Giuseppe Capaldo e R. Falvo del 1917. ‘Tammuriata Americana’ di Libero Bovio e E. Tagliaferri del 1934. ‘Guaglione’ di Raffaele Viviani 1931. ‘Tammuriata Nera’ di E.A.Mario e E. Nicolardi, 1944. ‘Caravan Petrol’, ‘O’Sarracino’ e ‘Tu vuo fa ll’americano’ tutte di Nisa e Carosone 1958. Per chiudere, quasi come una magia con ‘Napule e’’’ di Pino Daniele 1977. Insomma un viaggio storico musicale che sarebbe da consigliare a tutte le scuole del territorio, in cui la fa da padrona la nostra stupenda città Napoli, con il suo dialetto, che colora e rallegra tutto ciò che accarezza, per far esplodere di gioia, melanconia o poesia la musica napoletana, che non teme nessun genere al mondo, ma che a testa alta ancora oggi abbaglia ed incanta anche giovanissimi ragazzi delle scuole. Ad accompagnare Francesca in questo viaggio storico musicale il pianista ed artista Giosi Cincotti.Il fascino indimenticabile di una Napoli che fa scintillare ancora di più attraverso la musica e le parole la storia che ci ha regalato un prezioso arco di vissuto, che ritorna quasi come un monito, per ricordarci che la nostra città può risplendere ancora di più.