Bello avere una tifoseriache spinge al successo
Il campionato non era decisodomenica scorsa con la Juventusa +6 sul Napoli, figurarsiadesso dopo un mercoledìdove il Crotone ha fermato laSignora e gli azzurri hanno battuto l’Udinesecon una nuova rimonta. Oggi la classifica,in vista della supersfida di domenicaallo Stadium, dice che la distanzatra la prima e la seconda è diquattro lunghezze. È tutto in gioco,dunque, per la conquista dello scudetto.Ad un certo punto, però, sembravatutto finito intorno al 75’ con ibianconeri che erano in vantaggio suicalabresi e con i friulani che vincevanoal San Paolo. Poi quando dallostadio Scida è arrivata la notizia cheSimy aveva pareggiato i conti con ungol alla Cristiano Ronaldo, i 50milatifosi accorsi a Fuorigrotta hanno cominciatoa spingere i propri beniaminie in pochi minuti è arrivato il pareggiodi Albiol e il sorpasso di Milike Tonelli. A quel punto si pensavasolo a cosa succedesse in Calabriadove il portiere Cordas faceva il fenomenoprima su Matuidi e poi su Higuaìn.Al triplice fischio finale suglispalti è cominciata la festa e anchein campo gli azzurri hanno esultatoper una gioia doppia.Domenica, dunque, ci sarà la resa deiconti in un match dove il Napoli devevincere a tutti i costi se vuole seriamentepuntare allo scudetto mentrealla Juventus potrebbe bastare ancheun pareggio. Rimanere a +4 sarebbeoro colato visto a cinque giornate dallafine e con 15 punti ancora a disposizione.Dovesse, invece, la bilanciapendere dalla parte della Signorai giochi si chiuderebbero definitivamente.Sì perché a +7 non ci sarebberopiù i presupposti per un recupero.Solo la matematica terrebbein vita i sogni partenopei ma sarebbeben poca cosa.Il Napoli, comunque, se ha intenzionedi schiantare la capolista non puòpermettersi il lusso di avere delle distrazionicome ieri sera contro l’Udinese.In difesa si è fatta la fortuna deifriulani che prima con Jankto e poicon Ingelsson hanno fatto venire i brividia Sarri e company. Chi, invece,non ha mai mollato sono stati i tifosi.Che così come contro il Chievo hannodeciso di “scendere” in campodando una svolta al risultato. Proprionon si poteva perdere o anche pareggiaredopo ciò che stava succedendoall’Ezio Scida. Sarebbe stato unoschiaffo non da poco rimanere al palononostante lo sforzo del Crotonecontro la Juventus. Alla fine, però, lavoglia di vincere è venuta fuori e peruna buona Udinese non c’è statoscampo. Prima Albiol e poi Milik eTonelli hanno ribaltato la partita aumentandocosì le chance scudetto chedopo ciò che era successo domenicascorsa a Milano sembravanoormai pochissime. Intanti non ci credevano più alla possibilitàdi giocarsi la partita delle partiteallo Stadium con uno svantaggiominimo. Ma il calcio non è una scienzaesatta e tutto è cambiato nuovamente.Grazie naturalmente al Crotonema anche per la voglia di nonmollare mai del gruppo di Sarri.«L’obiettivo Champions lo abbiamoraggiunto con sei giornate di anticipo,siamo secondi matematicamentee da oggi ci possiamo divertire», hadetto il tecnico al termine dell’incontro.Un messaggio, dunque, importantea pochi giorni da una sfida chepotrebbe seriamente fare entrare il toscanoancora di più nella storia delclub partenopeo. Sì perché vincere aTorino potrebbe seriamente cambiarela storia degli ultimi anni del calcioitaliano. Vedremo.