Cari amici vi scrivo per distrarmi un po’
Lucio mi manca, come Pino e Massimo, tantissimo. Le musiche, la poesia, le voci, i filmati, non riescono a colmare lo spazio vuoto che la loro mortale fisicità ha lasciato nella mia mente, nei cui percorsi ideali camminavamo leggeri e scanzonati, ridendo del tempo e del mondo fingendo d'essere quattro vecchi amici. Me ne frego della raggiunta immortalità, è il "contentino" che si offre a chi rimane, orbàto della felicità perduta, dell'affetto e del sostegno nei momenti di smarrimento di chi ti ama ed hai amato. La perduta mortalità è il grande rimpianto dell'uomo, la vera sconfitta di quell'unica catena elicoidale che ti rende imperfetto, ma diverso e importante fra miliardi di Dna. E poi anche l'immortalità si può vendere, ha un prezzo, basta che cambi l'inquilino a palazzo, un nuovo partito culturale o politico che sia, e i martiri di un tempo diventano i carnefici del presente. Cari amici, perciò, vi scrivo, perché non sono sicuro che altri mi comprendano ancora e allora preferisco distrarmi un po’. Da quando siete partiti c'è una grossa novità. La politica vecchia è finita ormai, almeno così dicono e scrivono i "writers" adoranti dei grillini e dei leghisti. L'azzurro del nostro cielo, anche qui a Napoli, sta virando in un meschino giallo annacquato o un verde cachettico, e sempre più numerosi sono i politici "reliquati delle altre Repubbliche" che scoprono incantati la "progettualità moderna e popolare" dei nuovi imbonitori e ne abbracciano convinti le idee trombonare e, ovviamente, auspicano nuovi "incarichi". Ma qualcosa ancora qui non va. Si esce poco la sera e non tranquilli, la "movida" prima portatrice di sana allegria, ora arreca dolore, paura e sangue, senza distinzione di razza. Quella razza che, dimenticavo di dirvi, è diventata il fiore all'occhiello di questo nuovo governo. Orgogliosi della nostra identità nazionale! Non importa se, dopo secoli di colonizzazioni mediterranee o invasioni barbariche, la nostra razza "pura" è un coacervo genetico di sibariti, siculi, elleni, colti etruschi e pastori sabini, ricchi pompeiani e rozzi gallici, fine cultura araba e barbare orde danubiane. Date in pasto all'opinione pubblica un individuo dalla pelle scura, un albanese, un rumeno o meglio lanciate "la caccia al rom" e i dolori di pancia del popolo italico saranno lenìti. Se poi, a contorno, lasciate che qualche centinaio di profughi vengano sbatacchiati nel "mare nostrum" alla deriva di un'ospitalità negata e di soccorsi, scoprite che i francesi sono molto più ipocriti e voltagabbana di noi italiani, allora tutto sarà possibile: anche i preti si sposeranno, anche se in tarda età! C'è chi mette sacchi di sabbia alle finestre e compra armi per difesa personale. Basterà giurare che lo straniero ha violato la nostra proprietà e ci ha impedito di guardare in pace la partita, e potremo sparargli un colpo in faccia, la discriminazione territoriale sarà un alibi perfetto. Al nord, sarà caccia ai napoletani con un'arma nella destra ed il sapone nella sinistra, come hanno insegnato i nazifascisti nei loro "stalag", prima di gasare o cremare le proprie vittime. Al sud, dove si sa che non abbiamo spina dorsale, basterà vestire bianconero per essere tradotto direttamente in galera, e non ci sarà bisogno più dello Stato: la giustizia sarà affidata a bande di ragazzi, che per legge dovranno avere meno di 15 anni. La "stesa" sarà ufficializzata dall'Accademia dei Lincei! Si sta senza parlare per intere settimane, perchè un dialogo intelligente non ha più senso: ci sono gli smartphone e cento modi diversi di "chattare", rimanendo in silenzio e scrivendo coglionerie. Ma la televisione ha detto che il nuovo governo porterà una trasformazione. Si canterà tre volte al giorno Fratelli d'Italia e non ha importanza se la nazionale azzurra non partecipa ai Mondiali, perché i "tre tenori" hanno ordinato di fare il tifo per la Russia di Putin. Intanto non si capisce come il 17% della Lega comandi al posto del 34% dei grillini, e si cerca di scoprire chi li ha votati. “Saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età?”. Vedete, cari amici, cosa mi devo inventare... “per poter riderci sopra, per continuare a sperare”, in questa primo assaggio di un'afosa estate.