Epinicio funebre di questa civiltà
Nel nostro appuntamento settimanale del 24 settembre su questa pagina, fummo profetici, senza un grande sforzo in verità, e concludendo il nostro commento sulla dolce morte, procurata in Belgio per legge ad un giovane malato terminale, esprimemmo tutta la nostra amarezza, angoscia e convinzione certa che ci sarebbe stata un ulteriore, farneticante escalation in questa specie di "gara di folle civilt." fra legislatori della varie nazioni ad assicurarsi il premio per chi avesse offerto una pi. vasta gamma di "soluzioni finali" al paziente, al cittadino comune aspirante suicida, a chi avesse voluto sbarazzarsi, secondo legge, di un corpo o di un individuo ingombrante. La soluzione finale vi ricorda qualcosa? noi siamo ancora percorsi da brividi di ribrezzo e orrore quando torniamo col pensiero a quei tempi bui, ai tempi del... Grőfaz, del demonio incarnatosi in un imbianchino fallito e paranoico. Perch. tornare su un argomento, per certi versi, cos. scomodo, sgradevole al comune, abusato senso di perbenismo e di falso pudore, allo snobismo intellettuale figlio di un benessere ambiguo e argilloso? Perch. . l'alba sbiadita e presuntuosa di una nuova era, quella della civilt. delle macchine, della robotica hitech, dello sdoganamento degli imbecilli e dei violenti, liberi di scorrazzare in una Rete sempre pi. intromettente, dai falsi profili che nascondono il vuoto della mente e dell'anima, dei chip sempre pi. "chip", del cellulare che ci gestisce, con la complicit. della nostra mancanza cronica di personalit. e di sincera umanit.. Asimov, Bradbury e colleghi non erano brillanti sognatori, erano colti premonitori di un futuro ormai attuale che avrebbe estirpato ed inaridito l'anima dell'essere umano, e soltanto chi non vuol vedere o comprendere, rifiuta questa realt. che rotola in fretta verso un universo sconosciuto, dove l'uomo non sar. pi. protagonista. Le premesse di una normativa come quella proposta in Olanda hanno una valenza relativa, e tendono a ridurre, ad incanalare in regole precise quanto di meno definito, esatto ed inopinabile esiste: il tempo di morire, le ragioni per cui morire, l'idiosincrasia per la vita. Perci. non ha importanza analizzare le ragioni di tale assunto, ma cercare di comprendere dove il desiderio di farla finita combacia con la consapevolezza che non si ha pi. nulla da offrire al nostro prossimo, nessuna traccia d'immortalit. della memoria da lasciare in questo mondo magmatico, ingiusto e oligarchico: sar. il ritorno ad un pianeta delle scimmie? Cogito ergo sum... ma non sar. pi. cos.... cogito ergo morior, ecco il motto del pensatore del futuro, di colui che affider. alla propria arrogante monocratica metodica di giudizio quando il ciclo della sua vita o degli altri potr. considerarsi concluso, che non accetter. la compassione, la reciproca forza di sostegno, l'amore per il suo mondo, che magari avr. contribuito a manomettere e sabotare, in nome di quel progresso scientifico che ci cambier. in entit. ciberneutiche, in attesa di incontri ravvicinati d'altre galassie con esseri superiori e al contempo curiosi della nostra incomprensibile barbarie. Non . un film, la vita non . questo, il film rappresenta scene di vita e manifesta idee della genialit. creativa umana, della sua incredibile violenza e cattiveria, ma spesso offre immagini precursorie apocalittiche anche se in fondo ti lascia una parola di speranza. Nella legge proposta in Olanda, che, siatene certi, far. scuola fra i custodi del nuovo materialismo mistico, . proprio la speranza ad essere sconfitta, come il "diverso" tanto caro alla nostra cultura esteriore, il vecchio, rottame di un'esistenza conclusa ed inutile, ormai improduttiva, come il nato "deficiente" sia nel tratto somatico che mentale, inutile peso per una societ. rullo compressore o il ribelle che insorge erigendo barricate anacronistiche ed evanescenti. Sconfiggeremo il cancro e le rughe, cercando di gabbare l'idea della longevit., ma saremo sempre pi. schiavi di un'ideale di civilt. che intende evolversi soltanto nel culto della migliore soluzione finale, magari della pulizia etnica. Sembra oggi... non fossi mai nato!