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Il Pipita si è dimenticato di essere un campione

Opinionista: 

Spiace dirlo ma se il Napoli non giocherà la finale di Europa League gran parte della colpa è di Gonzalo Higuaìn. Così come nella gara di andata, anche in casa del Dnipro non ha fatto il campione e ha permesso agli ucraini di prendere coraggio e di vincere addirittura la partita. Uno come lui non può sbagliare dopo sette minuti un rigore in movimento calciando nuovamente sul corpo del portiere Boyko. Così come al San Paolo, il sudamericano si è fatto ipnotizzare dal gigante avversario e, tranne un colpo di testa pericoloso, non ha fatto più nulla. Una delusione non da poco per chi aveva puntato tutto su di lui per questo match da dentro o fuori. Niente da fare, è venuto meno come un ragazzino alle prime armi. A prescindere da Higuaìn, però, va detto che il Napoli non ha fatto il Napoli neanche a Kiev. Doveva mostrare una maggiore qualità la squadra azzurra ed, invece, non ha mai dato l’impressione di essere superiore. Ci sono state delle pressioni insistenti ma niente di chissà che cosa. In una serata dove non ha mai smesso di piovere, poi, ci si è messa anche la fortuna a girare le spalle e l’arbitro che avrebbe dovuto annulare il gol degli ucraini. Sarebbe cambiato poco perché lo 0-0 non sarebbe servito per andare in finale ma non è possibile che anche questa volta si è stati penalizzati dal direttore di gara. Il signor Collina dovrebbe dare conto di questi errori all’Italia e soprattutto al Napoli. Un peccato ma serviva qualcosa di diverso per staccare il biglietto per Varsavia. Ma senza carattere non si va da nessuna parte. Purtroppo o ce l’hai o non ce l’hai. Sicuramente si dirà che tutto è stato rovinato a Fuorigrotta con l’errore del guardalinee che ha regalato il gol del pari al Dnipro. Ma un big avrebbe potuto rimediare già otto giorni fa in una ripresa dove si è sbagliato di tutto e di più. Ma anche al ritorno l’impresa non era molto ardua. Bastava fare il Napoli al 70% ed, invece, al massimo si è arrivati al 20. Nessuno ha saputo fare la differenza, dal primo all’ultimo. Anche Benitez, che ha voluto scegliere Gabbiadini dall’inizio lasciando Hamsik in panchina. Lo spagnolo sperava che Manolo potesse dare seguito all’ottimo rendimento realizzativo ma ha steccato. Come lui anche Insigne. Entrambi gli amici dell’Under 21 non hanno avuto la forza fisica per mettere in difficoltà i guardinghi difensori ucraini. Per non parlare di Andujar che dopo i guai di Parma si è ripetuto anche in occasione del gol del Dnipro. E adesso? Beh, la stagione che volge al termine sta per diventare fallimentare. Certo, si dirà che ci sono ancora tre giornate di campionato per arrivare almeno ai preliminari di Champions ma questo Napoli, così come sta fisicamente e mentalmente, avrà non poche difficoltà a conquistare i nove punti che restano. Dovesse riuscirci, allora il terzo posto almeno sarebbe cosa fatta ma le premesse non sono delle migliori. A meno che non ci sia una reazione e si cambi il verso di un anno davvero pessimo. La domanda è: Benitez avrà le qualità per ricaricare un gruppo deluso e depresso? Soprattutto se non ha ancora deciso il suo futuro sulla panchina azzurra? La risposta è molto difficile perché fino ad oggi il signor Rafa non c’è quasi mai riuscito. Ha avuto mille difficoltà con le piccole e nei momenti topici è venuto sempre meno. L’unica gioia è stata la vittoria della Supercoppa ma questo trofeo non può bastare nel caso in cui si arrivasse quarti e senza Champions. A quel punto qualcuno dovrebbe prendersi le sue responsabilità e ammettere di aver sbagliato tutto.