Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Malasanità, nominare Commissario governativo

Opinionista: 

La raccapricciante e vergognosa vicenda delle formiche sul letto e sul corpo di una malcapitata paziente dell’ospedale San Paolo è stata giustamente oggetto di scandalo e di polemiche che hanno ancora una volta contrassegnato lo stato pietoso della sanità in Campania. Alla timida ed impacciata difesa dei responsabili sanitari della struttura, hanno fatto da contrappeso le pesanti invettive del ministro della Salute Lorenzin e di numerosi commentatori televisivi e giornalisti che si sono cimentati con la facile critica anche un po’ generica, sulle condizioni in cui versano i nostri ospedali. In questo contesto vociante e confuso in cui tutti attaccano e nessuno assume responsabilità, si sono evidenziati due acuti così stridenti da distinguersi dal clamore confuso e caotico dell’agorà in fermento. La prima voce stridula è proprio quella del denunciante, del consigliere Francesco Borrelli, che nella qualità, venuto in possesso di quelle immagini indecenti ed indecorose, avrebbe dovuto investire la direzione sanitaria dell’ospedale e poi dell’Asl e quindi il presidente della Giunta, di cui è sostenitore, per chiedere la immediata rimozione della indecenza ed anche le conseguenti dimissioni di tutti i responsabili diretti ed indiretti. Al contrario, invece, preso dal raptus (che gli è frequente) del protagonismo mediatico, ha preferito lo scoop scandalistico, assicurato dalla crudezza e la ripugnanza delle immagini, e lancia, con tanto di suo nome e cognome, l’immagine di quella povera donna invasa dalle formiche. Voce stridula perché il suo comportamento stride con l’etica di un vero rappresentante politico, che risolve i problemi senza gettare fango su decine di operatori medici e paramedici che in quell’ospedale si sacrificano,nonostante l’incapacità di manager nominati dal presidente amico del Borrelli stesso! Anche qui come a Nola, il personale sanitario viene travolto da uno scandalo che non li riguarda direttamente. Altra voce stonata è proprio quella di Vincenzo De Luca. Già Severino Nappi sul "Roma" ha evidenziato le sue responsabilità come presidente della Giunta regionale rispetto alla gestione della sanità. Qui va evidenziato l’inconsistenza della veemente invettiva e del tentativo, puerile e grottesco, di addossare al passato la responsabilità di una vicenda che non è conseguenza di piani o di programmazione sbagliate dei servizi e dell’organizzazione ospedaliera, bensi è conseguenza di sudiciume e di cattiva igiene delle attività quotidiane attuali! Ma al di là di questa osservazione, è chiaro che questa posizione persevera la strategia sottile di porsi in contrapposizione perenne con il commissariato governativo, ottenendo così lo scopo di potersi attribuire i meriti delle eccellenze della medicina campana, ma di avere sempre pronta la possibilità di scaricare su responsabilità del Governo o del passato, tutte le volte che emergono situazioni di crisi e di degrado come queste e tanti altri casi. Un doppio gioco ai danni dei cittadini campani, che va denunciato ma anche risolto, nominando dopo mesi di inerzia il Commissario governativo, anche per togliere alibi a chi rifiuta le responsabilità.