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Politica e magistratura, poteri senza equilibrio

Opinionista: 

Politica e magistratura scontro tra poteri o scontro per il potere? Sarebbe quasi normale una disfida di questo genere se non fosse al di fuori di ogni realtà. Basta pensare, infatti, che è paradossale una sfida del genere, atteso che non si tratta di una sfida tra pari, il potere esecutivo e quello legislativo, infatti, sono tali per costituzione come per costituzione quello della magistratura è un ordine e non dovrebbe essere un potere! Nei fatti molto spesso, negli ultimi anni ancora di più, il potere di interdizione ed i condizionamenti si sono “fatti sentire”, non vicendevolmente ma a senso unico. Infatti quando la politica tenta timidamente, anche se con arroganza, di ristabilire i ruoli previsti, le minacce palesi o sottili subito riaffiorano da parte di chi ha degli strumenti di “avviso”. I poteri devono essere in equilibrio, ma l'equilibrio può esistere solo se sono capaci della stessa forza. Oggi non hanno la stessa forza è troppo spesso sono costretti ambedue a smentite tardive ed infruttose come quelle di questi giorni del presidente del Consiglio Renzi e del presidente dell’Associazione nazionale magistrati Davigo, che non solo disorientano ma alimentano ulteriori tensioni, testimoniando una “melina” figlia della mancanza di autorevolezza della parte politica e dei “contropiedi” della magistratura, o almeno di una parte di essa, testimoni di una voglia matta di strafare vista l'assenza o la distrazione quando non della inconsistenza “dell’avversario”, la politica! C'è molto da dire, c'è molto da fare, lavoro, coraggio ed autorevolezza sono gli ingredienti che oggi mancano di un “Pil” che non cresce... e non solo nell'economia.