Un gruppo tosto che con i rinforzi giusti può volare
È festa Napoli a Ferrara con i bomber che non ti aspetti. E la conferma che finalmente c’è un grande portiere: Meret. Batte anche la Spal la squadra azzurra conquistando il terzo successo consecutivo (dopo Frosinone e Cagliari) che può portare ad arrivare a quota 80 punti, forse anche 82 così come richiesto da Ancelotti. Non ha voluto lasciare niente Carletto in terra emiliana anche se dopo il gol di Allan si è permesso agli avversari di pareggiare su rigore con Petagna. Ma siccome non si molla mai, nel finale ci ha pensato un inedito Mario Rui, con un sinistro potente, a rimettere tutto a posto L’1- 2 finale conferma la forza di un gruppo che pur senza Insigne e Mertens ha saputo creare molto e segnare almeno due gol. Peccato per il 25 palo stagionale, quello di Milik dopo cinque minuti di gioco. Non c’era niente in palio al “Mazza” ieri pomeriggio e proprio per questo le due squadre hanno giocato senza esclusioni di colpi. L’allenatore ne ha approfittato per fare qualche prova tecnica con il futuro. Infatti il Napoli non ha cominciato con il 4-4-2 classico ma con un 4-2-3-1 che di solito è stato utilizzato quando in alcune partite si doveva recuperare nel finale. Stavolta Ancelotti ha deciso di schierarlo subito con Milik unica punta e Zielinski al centro del tridente formato anche da Younes e Callejon. A centrocampo per forza di cose Allan e Fabian. Il brasiliano ha dovuto fare il tuttocampista ed è stato autore di una splendida rete dopo quattro minuti della ripresa. Non è andata male la sfida anche se naturalmente vanno registrate alcune cose. L’importante era creare e si è creato. Peccato che non si è concretizzato per chiudere definitivamente la partita. Le occasioni ci sono state e quando Petagna ha pareggiato su rigore Ancelotti si è arrabbiato molto perché ha rivisto un po’ i fantasmi del passato. Poi fortunatamente Mario Rui ha rimesso tutto a posto poco prima del recupero e la Spal ha dovuto alzare bandiera bianca. Grazie anche a Meret. Che così come all’andata ha evitato ai suoi ex compagni di uscire imbattuti dal match con il Napoli. «Ti voglio bene ma anche questa mi hai parato», Semplici dalla panchina si è dannato per come il suo pupillo abbia alzato il muro. Ma d’altronde lo sa bene di che pasta è fatto Alex. Non è un caso che De Laurentiis ha dovuto sborsare 25 milioni di euro per acquistarlo. Il numero uno azzurro non ne ha voluto sapere di farsi superare e addirittura aveva individuato anche il rigore di Petagna. Il pallone, però, non si è alzato ed è finito in rete. Ma alla fine Meret è stato, comunque, protagonista dimostrando di essere già un campione tra i pali. Ancelotti può stare tranquillo per un bel po’ di anni con questo ragazzo che sorride poco ma fa i fatti. Ancelotti ieri non ha parlato. Dopo il bilancio fatto durante la visita di venerdì scorso al nostro giornale ha lasciato spazio a suo figlio Davide. Che ha voluto evidenziare come la stagione non sia da buttare e che ci sono ottime possibilità per migliorare nel prossimo anno. Dove il Napoli si dovrà per forza di cose migliorare. Senza cedere i pezzi pregiati e con una campagna acquisti ci si potrà avvicinare alla Juventus cercando poi di migliorare anche in Champions League puntando a passare agli ottavi di finale. Carletto da noi ha ribadito che «non è venuto a pettinare le bambole». Quindi fidiamoci di lui cercando di stare tutti uniti evitando di criticare una stagione da secondo posto mai messo in discussione.