Èscaduto il 31 marzo scorso il termine per gli intermediari finanziari( Banche, Sim, Assicurazioni ecc) per comunicare all’ Anagrafe Tributaria i dati relativi ai rapporti finanziari tenuti dai loro clienti riguardante il periodo 2015. Gli operatori finanziari hanno inviato all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai rapporti finanziari intrattenuti, dagli stessi con i propri clienti nel 2015. Tale adempimento è stato rafforzato dal decreto Salva Italia (D.L. n. 201/2011). In particolare, si è introdotto l’obbligo, per gli operatori finanziari, di comunicare all’Anagrafe tributaria (più precisamente all’Archivio dei rapporti con operatori finanziari) le informazioni sui saldi iniziali e finali e sulle movimentazione effettuate. l’Anagrafe tributaria è il “cervellone” disponibile dai verificatori, raccogliendo nel suo interno tutti i dati di possibile rilevanza fiscale abbinati a ciascun contribuente . La parte principale è costituito dall’Archivio rapporti, la sezione nella quale confluiscono sistematicamente le informazioni trasmesse da circa 13 mila operatori finanziari (banche, Poste, assicurazioni, sim, sgr, fiduciarie, Oicr, operatori di microcredito, Confidi, istituti di pagamento e di moneta elettronica, agenti in attività finanziaria, etc.), ai sensi del D.P.R. n. 605/1973,. Tale comunicazione comprende tutti i rapporti di natura finanziaria che un soggetto può contrarre: conti correnti, conti di deposito, azioni, obbligazioni, titoli di Stato, rapporti fiduciari, gestioni collettive del risparmio (Sicav, Oicr, Sgr), gestioni patrimoniali, certificati di deposito e buoni fruttiferi, portafogli (sconto, sbf, anticipo ricevute), conti terzi individuali/globali, dopo incasso, cassette di sicurezza, derivati, carte di credito e di debito, garanzie, crediti, finanziamenti, fondi pensione, patti compensativi, finanziamenti in pool, partecipazioni, polizze vita a contenuto finanziario (unit e index linked, contratti di capitalizzazione), acquisti e vendite di oro e metalli preziosi, operazioni extra conto. Tra gli altri dati sarà trasmesso il saldo contabile a fine 2014, il saldo a fine 2015, il totale degli accrediti effettuati nell’anno sul conto, il totale degli addebiti e la giacenza media annua. Si tratta di informazioni sempre più utili, che servono all’Agenzia delle Entrate per effettuare i controlli finanziari in raccordo con quelli fiscali, tant’ è che, lo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha dato nel tempo sempre più importanza all’ acquisizione di tali dati al fine della lotta e contrasto all’ evasione, ed ha attribuito gran parte delle nuove entrate fiscali , grazie dalla nuova strategia di compliance realizzata attraverso l’invito rivolto al contribuente a ravvedersi sulla base degli esiti risultanti dall’incrocio dei dati contenuti nelle diverse banche dati dell’Anagrafe Tributaria e dati dichiarati dagli stessi contribuenti, chiaramente in contrasto rispetto alle comunicazione ricevute in Anagrafe Tributarie. Con la Legge di Stabilità dello scorso anno , è stato disposto che le informazioni contenute nell’Archivio a seguito delle comunicazioni ricevute vengano utilizzate dall’Agenzia delle entrate per l’analisi del rischio di evasione secondo criteri definiti annualmente dalla stessa Amministrazione Finanziaria. Pertanto questa montagna di informazioni renderà sempre più’ difficile il ruolo agli evasori, i quali dopo gli incassi a nero e il versamento su conti non intestati a loro , dovranno dimostrare la provenienza lecita di questi versamenti sui conti correnti o altre tipologie di investimenti. Sul fronte dell’utilizzo dei dati finanziari esiste un rischio concreto di violazione della privacy rappresentata dalla possibilità di accesso ai dati da parte degli operatori dell’Amministrazione Finanziaria, si spera in un maggior monitoraggio e tutela per gli accessi a solo scopi istituzionali ( si ricorda ciò che successe qualche anno fa , operatori per fini Gossip scrutavano le dichiarazioni reddituali dei personaggi in vista ). Certamente questo sistema di ulteriore acquisizione dati rappresenta un tassello importante per l’Amministrazione finanziaria nella lotta e nel recupero dell’evasione, obiettivo di tutti i governi succeduti.