Ci sembra ieri, o meglio ieri l’altro, o meglio tanti anni fa, quando per mancanza di pecunia (la truppa era grande e sorde nun ce ne stevene), mamma per farci illudere di mangiare come altri che se lo potevano permettere, faceva il brodo di carne senza carne… ed era il finto brodo; faceva la genovese senza carne, ed era la finta genovese, praticamente era pasta con cipolle, e noi mangiavamo il tutto con piacere, tanto manco lo conoscevamo il gusto di quello “vero”… basta ca se rigneve ‘a panza! Il latte, i piselli e il rosso d’uova erano in polvere e le nostre mamme, Dio l’abbia in gloria, polvere o non polvere, ‘o piatto cavero ncopp’’a tavola nun mancava maje. Poi arrivò il boom economico e credevamo di stare tutti meglio, senza immaginare che stavamo meglio quando stavamo peggio. Ma torniamo al tema di ciò che è finto, escludendo le cartelle pazze di equitalia (quelle sono vere e si chiamano “pazze” pecchè te fanne ghj ‘o manicomio). Dunque alle ricette finte di una volta, aggiungiamo un po' di “finti” dei nostri tempi; finti ciechi che se ne vanno a spasso in bicicletta, finti invalidi, pur di incassare soldi alla faccia nostra; e non tralasciamo il finto nostro mare bello, eh sì perché bello da vedere lo è ma… dentro è finto, perché pieno di percolato, scarichi abusivi, plastica e chi più ne ha più ne metta; ed al riguardo ricordiamo la celebre canZone “Napule ca se ne va”: “ ’e ffigliole pe’ sottaviento mò se fanno ‘na zuppetella cu ‘e taralle int’a ll’acqua ‘a mare…”; seh seh… s’’a facessene ogge ‘a zuppetella… l’hanna purtà subbeto ‘o Cutugno. E poi… e poi è arrivato sua maestà il “Black Friday” che significa che in quei determinati giorni, i centri commerciali, negozi e quant’altro, attraverso la promozione di sconti e supersconti, quasi quasi i prodotti te li regalano. Ma tutto ciò è vero o è finto come la genovese sopra citata? Personalmente, salvando la pace di pochi ma proprio pochi, propendiamo per il “finto black Friday ”, come hanno dimostrato molti utenti sui vari social, postando video che mostravano, ben coperto, il vecchio cartellino col prezzo che, praticamente era uguale a quello in promozione. E che ce vulimme fa? Abbocchiamo come pesciolini all’amo del consumismo sfrenato! Per adesso vi salutiamo con un grande abbraccio (Vero e non finto)! Alla prossima.