Ed ecco che sul quotidiano “Libero”, del bergamasco mangiapolenta con taleggio Feltri, nella edizione di giovedì scorso, ti trovi il titolo “La Lombardia sembra Napoli”. Azz! Sembra Napoli?! Ma che cacchio dici don Vittò? Ce ne vuole prima che la tua Lombardia, rassomigli anche lontanamente alla nostra Napoli. Se la memoria non ci inganna, “… quel tal Sandro, autor d’un romanzetto ove si tratta di promessi sposi… (come citato dal Giusti nella poesia S. Ambrogio), cioè il Manzoni, nel 31° capitolo de “I Promessi Sposi”, così descrive il cielo di Lombardia “…così bello… quando è bello”. Poi, leggendo attentamente l’articolo, scopriamo che ci eravamo fermati sulla prima parte, perché il titolo completo era “La Lombardia sembra Napoli: 4 omicidi in un giorno”, a firma di tale Lucia Esposito, il cui cognome, di certo non è né bergamasco, né meneghino, bensì napoletano doc. La Lucia in questione ha precisato che, seppur l’articolo è a firma sua, il titolo lo ha messo il bauscia Feltri il quale, alla stregua di altri “per niente illustri” colleghi, quali Cruciani e Bargiggia, non perdono occasione per sputtanare Napoli e sparare titoli “forti”, pur di avere visibilità e vendere giornali. Resta il fatto che, pur non essendo suo il titolo, la Esposito, se avesse avuto un po’ di Napoli nel sangue, si sarebbe potuta risparmiarsi questo pezzo che, oltretutto, non rispecchia la realtà e, a supporto di ciò, riportiamo quanto dettagliatamente esposto dal prof. Gennaro de Crescenzo, con dati forniti dal ministero degli Interni e Censis riferiti al 2017: il tasso di delittuosità per ogni 100mila abitanti è: Milano 9.118 - Bologna 7.411 - Torino 7.044 e Napoli 4.426!!! Neh giornalaio Feltri e mò che dici? Miettete scuorno! E te lo diciamo in napoletano e, se non lo comprendi, fattelo spiegare dalla Esposito. E questo non è “Piagnisteo Napoletano” come titolasti tu una volta sul tuo giornalino di Gian Burrasca; questi sono dati inconfutabili. Diceva Andreotti, con una delle sue pungenti massime “Non basta avere ragione; bisogna avere anche qualcuno che te la dia”. E chi te la dà la ragione? Non certo il popolo napoletano che, col tuo giornalino, non ci incarterebbe nemmeno ’na trezza d’aglio. Alla prossima.