Stanchi dopo uno spettacolo tenuto in una località del Cilento, abbiamo preferito dormire sul posto e ripartire il giorno dopo, non prima di esserci concessi un paio d’ore sulla locale spiaggia, dove credevamo di riposare in pace ma, non avevamo tenuto conto delle due vicine di ombrellone che, non facevano altro che parlare... parlare… parlare. “Signò, ma che è successo?” diceva una delle due; “E che doveva succedere?” ha risposto l’altra continuando “ma dico io, una cristiana tene o no il diritto di starsene un po’ con figli e marito, senza vedere parenti, nipoti, comparielli, cognati e via dicendo? Nossignore; non basta che tengo già mia suocera con me e, mi dovete credere: non le faccio mancare niente; e tu sorella, cioè mia cognata, t’appresiente bell’e bbuono, tu, tuo marito e due bambini e, con la scusa di sapere mammà come sta, ve piazzate dint’a casa mie e, non vedete l’ora di andarvene? Ma, dico io, ti sei fatta le tue vacanze? Te ne sei stata con le pacche al sole, nel villaggio a Sharm? E mo’ ti fa schifo, se anche noi ci abbronziamo in santa pace le pacche nostre? Nossignore! Dice, quelli i bambini, volevano salutare la nonna; e non la potevano salutare mo’ che torniamo a Napoli? E poi, signora mia, noi siamo in quattro, una camera per noi, e un’altra per i ragazzi con la nonna; mo’ invece, una camera ce l’hanno loro con i due bambini di due anni e sei mesi, e nell’altra, io, mio marito, i figli nostri e la nonna; neh scusate, ma io mica tengo novant’anni che non posso avere un po’ di intimità con mio marito. Mia cognata, ’a signora ’e Sharm e scec… o comme cacchio se chiamma, si alza alle sei del mattino per preparare la poppata al bambino e, non vi dico il casino che fa in cucina tra pentolina, bottiglietta e il bambino che piange; e nun è fernuta ancora; perché la cognatina, alle nove se ne scende in spiaggia, perché i bambini non possono prendere il sole troppo forte; e sapete che mi dice? “Io non capisco come fate a fare le vacanze così; nel villaggio a Sharm invece, non devi fare niente, trovi già tutto pronto… quelle sono vacanze”. Mò ditemi voi, la dovrei mettere o no con la capa sotto al lavandino per non dire in un altro posto? E poi signora mia… Uh mamma mia… signo’ che ore sono? Le undici… perché? È che… signò… quelli i parenti, sono andati a fare una gita in barca e si son portati pure i nostri ragazzi con la nonna e tornano verso l’una; così… io e mio marito, abbiamo un paio d’ore a nostra disposizione; signo’, comme se dice? Quanno ce vò… ce vò!”. Alla prossima.