Tutti ben sappiamo quanto noiose siano la maggior parte delle assemblee condominiali; quanto si discuta animosamente per quisquilie di alcun interesse; quanto ci si accapigli per decidere quale tipo di serratura mettere al portone di ingresso oppure, dove posizionare la citofoniera, se a destra o a sinistra dello stesso ma… tant’è. Ma ciò che è capitato nel nostro condominio, ha qualcosa da far accapponare la pelle e che, nemmeno il grande Hitchcok avrebbe saputo sceneggiare meglio. Ordunque, veniamo al fatto. Tutto ha avuto inizio una quindicina di giorni fa quando, ci venne recapito l’invito alla assemblea condominiale, il cui ordine del giorno, tra l’altro conteneva la ratifica o meno dell’attuale amministratore. Apriti cielo. Eh sì, perché nel condominio, ci sono tre-quattro soggetti che ambiscono, non sappiamo perché, a tale investitura, che comporta una notevole rottura delle cosiddette. E da quel momento è partita la campagna elettorale… pardon: condominiale, il cui scopo principale, altro non era che, denigrare l’attuale amministratore. “Ma cosa ha fatto per il nostro palazzo? Niente”; “Si era impegnato a far tagliare l’erba nel giardino, invece: niente”; “doveva stimolare la ditta delle pulizie ad un più incisivo lavaggio del finestrone del terzo piano della scala “A”, invece: niente”; questi ed altri sono stati i messaggi sublimali degli aspiranti alla carica e poi…. Poi la “botta finale”! Nell’atrio di ingresso, è stato affisso da mano ignota, un manifesto riproducente l’amministratore con la maglia della Juventus e la scritta “Bastardo”. È succieso ‘o quarantotto; chi è stato… chi non è stato… vallo a sapere. E giù commenti salaci “pirciò se ne strafotteva del palazzo, pecchè è juventino”; e giù ancora più forte, donna Carmela del primo piano “io l’avevo immaginato ’a quanno vedette ‘a mugliera che accattava ‘o ccafè lavazza”; “ pirciò ‘o figlio va a scuola con lo zainetto robe di kappa, pecchè ‘o fanno a Torino”, ha chiosato la portinaia donna Concetta. Insomma cari lettori, un vespaio incredibile cha ha avuto il suo epilogo, nel corso della riunione condominiale dove, il povero amministratore, oltre ad essere incazzato per l’epiteto “bastardo” affibbiatogli, ha dovuto dimostrare, con “documenti” probanti, la sua fede calcistica al Napoli: l’abbonamento appena esaurito alla curva B del San Paolo, una sciarpa di un azzurro intenso con la foto del Pipita, una sua foto sugli spalti del S.Paolo e, dulcis in fundo, quale colpo di scena, è salito sulla scrivania e ha cantato “Un giorno all’improvviso, m’innamorai di te, il cuore mi batteva, non chiedermi perché….” Un tripudio, un’osanna, un’esultanza ed una baldoria generale, con l’amministratore de magistr…pardon: de maggio, confermato e portato in trionfo mentre, per l’aspirante al “podio”, colto da malore, è arrivata l’ambulanza e lo ha deposto sulla lettieri…. Mannaggia, ci siamo sbagliati di nuovo: sulla lettiga. Dimenticavamo: ‘a citofoniera ‘a mettimme a destra. Alla prossima.