La sicurezza a piedi ed alla guida di un veicolo è strettamente connessa all’efficienza visiva dell’utente della strada il quale spesso ignora, trascura o non è sufficientemente consapevole dei disturbi che affliggono la propria vista, le cui conseguenze, invece, possono rivelarsi pericolose ai fini del suo corretto orientamento nell’ambiente stradale. Secondo una recente ricerca sul rapporto “Vista e Guida Sicura”, condotta dall’Istituto Edra, il 77% degli automobilisti non considera “il vederci bene” una priorità quando entra in auto, mentre il 26% non effettua un controllo visivo dal proprio medico oculista da oltre 2 anni. Diversamente, i controlli di sicurezza effettuati maggiormente dagli italiani, a bordo della propria vettura, prima di mettersi in moto sono: verificare di aver allacciato le cinture (47%), seguito dal check sull’assetto dell’auto (27%). Solo all’ultimo posto si piazza la voce “verificare di essere nelle condizioni migliori per vederci bene” con il 23%, che significa accertarsi di avere con sé accessori fondamentali per la propria vista (come occhiali correttivi, occhiali da sole e gocce idratanti in caso di portatori di lenti a contatto). Un altro dato preoccupante che emerge dall’indagine è che solo il 30% di chi ha problemi visivi utilizza occhiali da sole con lenti colorate graduate, nonostante dichiari di avvertire disturbi in presenza di forte luminosità. Secondo il campione intervistato, al primo posto tra i disturbi visivi ritenuti più pericolosi quando si è al volante figura l’abbagliamento dei fari degli altri veicoli (53%), seguito dalla visuale limitata (51%) e dal sole forte (35%). Particolari difficoltà inoltre sono riscontrate dagli italiani anche nei casi di “guida notturna” (48%) e all’ingresso/uscita dalle gallerie (“passaggio dalla luce al buio”) in orari diurni (45%). In sostanza quindi, assieme all’abbagliamento, l’adattamento luce-buio risulta essere in cima alla classifica dei fastidi visivi più temuti. In particolare, durante la guida diurna, gli intervistati rivelano maggiori difficoltà visive in presenza dell’abbagliamento del sole (31%), soprattutto in ingresso e uscita dalle gallerie; nonostante ciò, solo il 13% indossa occhiali adatti a ridurre questa problematica, come quelli con lenti fotocromatiche specifiche per la guida. Inoltre, tra gli “over 35”, il 50% ammette di avere qualche problema nella lettura dei cartelli stradali; il 48% afferma di non vedere con chiarezza pedoni o animali ai lati della strada ed il 44% di non essere in grado di giudicare al meglio la distanza di fermata o di svolta corretta. In cima alla classifica delle difficoltà visive riscontrate, invece, durante la guida notturna svetta con il 34% l’abbagliamento delle auto provenienti dalla direzione opposta, seguito dalle condizioni meteorologiche avverse (32%). L’efficienza visiva, dunque, è un requisito essenziale per guidare in sicurezza, benché molti non ne abbiano piena consapevolezza, tanto più se si considera che anche chi non ha difetti visivi diagnosticati può avvertire difficoltà al volante legate alla vista. Per questo è importante sottoporsi a periodici presso il medico oculista di fiducia. «Essere consapevoli di soffrire di alcuni disturbi della vista - dichiara il presidente dell’Aci Napoli, Antonio Coppola - non significa rinunciare alla guida, ma semplicemente porvi rimedio mediante il ricorso ad una visita specialistica ed adeguando il comportamento alle proprie condizioni fisiche. In Italia, il 25% degli incidenti stradali è causato dalla guida incerta o distratta: quanti se ne potrebbero evitare con un preventivo controllo della vista? La sicurezza stradale non è una sfida di abilità contro il pericolo, ma un bene da tutelare nel proprio e nell’altrui interesse».