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Corte dei conti, il sindaco: non andremo in dissesto

"Non conosciamo le motivazioni e non possiamo essere particolarmente puntuali ma considero questa decisione un errore". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parla della decisione delle sezioni riunite della Corte dei Conti di rigettare il ricorso del Comune di Napoli relativo al bilancio del 2016, a margine dell'intestazione di vico primo della Quercia a Nina Moscati. "È giuridicamente infondata e produce una profonda ingiustizia sociale che ricade sulla nostra città", prosegue il primo cittadino, "la seconda considerazione è di preoccupazione e gravità perché dobbiamo pagare per un debito non nostro, risalente all'emergenza rifiuti e al 1981, e dobbiamo pagare anche le sanzioni. Dobbiamo pagare due volte e non abbiamo soldi per autobus, buche e potrei continuare all'infinito". "È un'ingiustizia clamorosa", conclude il numero uno di Palazzo San Giacomo, "che apre la strada a una mobilitazione politica, istituzionale e amministrativa senza precedenti. Non sono mai stato così indignato come dopo la decisione di ieri. Non ci fermeremo fino a quando non vinceremo la partita delle partite, in questi giorni farò di tutto con il presidente Gentiloni perché si risolva la situazione della cassa bloccata, per poi affrontare una partita tutta parlamentare. Chiederemo ai deputati appena eletti, soprattutto napoletani e campani, che si ponga fine a questa ingiustizia". In questo Paese non ci si rende conto di cosa Napoli sta facendo oppure vogliono farci pagare proprio la rottura di un sistema". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine dell'intestazione di vico primo della Quercia a Nina Moscati, parla del debito che grava sulle casse del Comune di Napoli per pendenze relative al CR8 e all'emergenza rifiuti. Il primo cittadino spiega le difficoltà incontrate, soprattutto a causa del pignoramento di cassa relativo al debito del CR8 e aggiunge: "hanno pensato di darci la spallata finale ma la certezza, dopo l'incontro di ieri sera è che Napoli non andrà in dissesto". "Il Comune ha fatto di più di quello che poteva e ho letto sui volti dei tecnici rabbia e indignazione per questa vicenda che è un attacco alla città, che rischia di minare gli equilibri istituzionali nel nostro Paese", prosegue il numero uno di Palazzo San Giacomo, "ho la certezza assoluta che il Comune ha fatto il massimo e che abbiamo completamente ragione". "Su questa ingiustizia non ci fermeranno mai, l'Anci è mobilitata insieme a noi", conclude il primo cittadino che racconta: "Stanotte non ho dormito un minuto, avevo un dolore proprio fisico per un'ingiustizia così grande per cui metteremo in campo una reazione adeguata".

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