Lombardia e Campania sono le due regioni più colpite dall'invasione delle zanzare. Due milioni di esemplari soltanto nella cittа di Milano, settanta le specie individuate nel nostro Paese. Come riporta tgcom24, gli scienziati che hanno evidenziato un aumento esponenziale degli insetti rispetto alla scorsa estate. La Lombardia vede una crescita del 27%, con circa 2 milioni di esemplari solo a Milano, mentre la Campania addirittura del 50% in più. La forte umiditа e il caldo hanno permesso la moltiplicazione di tutte le specie di zanzare, circa 70 in Italia.

Per gli scienziati la spiegazione c'è

«L’inverno trascorso è stato molto più caldo del solito, con circa 3 gradi in più rispetto agli anni passati - spiega Claudio Venturelli, entomologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze -. Questo ha fatto si che le zanzare non venissero distrutte per il freddo come avviene di solito. Molte uova, dunque, sono sopravvissute, le larve sono riuscite a schiudersi in primavera e ora popolazioni di zanzare adulte stanno invadendo i nostri territori».

Insomma, l’alta temperatura e la presenza di acqua hanno permesso alle uova di schiudersi, ma un modo per impedire la loro rinascita all’interno dell’area domestica c’è. «Bisogna togliere sottovasi, annaffiatoi, piscinette per bambini, tutto quello che può contenere un ristagno d’acqua - sottolinea Venturelli -. Senza dimenticare le zanzariere». Ma se oltre al fastidio si temeva che le zanzare potessero trasmettere anche il Covid-19, non c’è da preoccuparsi, perchй l'incognita è stata, recentemente, risolta.

La più pericolosa è quella tigre

Tra le oltre 70 specie di zanzare presenti in Italia, la più pericolosa è sicuramente quella tigre. La sua presenza è molto diffusa in alcune regioni del Sud Italia, come la Puglia e la Calabria. Discorso simile anche per le isole. Al Nord invece le regioni più colpite risultano essere la Lombardia e l’Emilia-Romagna. I fastidiosi insetti sono attratti dalla luce e dalle emissioni di CO2 degli organismi. Ma un ruolo fondamentale viene giocato sicuramente anche dal comportamento dell’uomo. Negli ultimi anni le zanzare sono comparse in zone dove prima non c’erano. Basti pensare al sistema delle risaie ‘’in asciutta’’ introdotto nelle distese pianeggianti, dove l’acqua viene tolta per poi essere rimessa, favorendo comunque la nascita delle larve. Un metodo questo che aumenta la pulizia chimica delle risaie, ma che limita la riproduzione dei predatori delle zanzare, come libellule e girini. 

Zanzare, scatta il timore legato a Covid-19

Con il ritorno delle zanzare, scatta il timore legato a Covid-19: le punture di questi insetti possono trasmettere il virus? Qualche settimana fa l'Istituto superiore di sanità (Iss) ha anticipato i risultati di uno studio italiano che escludono la possibilità di una trasmissione della Covid-19 attraverso la puntura di zanzara. Una buona notizia, anche se ancora non pubblicata: dobbiamo fidarci? "Sì - rispondono i medici anti-bufale di 'Dottoremaeveroche', il sito anti-fake news della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo). "Lo studio è in corso di pubblicazione, ma si tratta di una situazione del tutto normale".

"Qualsiasi ricerca - precisano - deve attendere alcune settimane, talvolta anche di più, prima di essere comunicata formalmente. Il tempo tra la preparazione del documento finale che spiega razionale, obiettivi, metodi e risultati dello studio e la pubblicazione è occupato dalla cosiddetta 'revisione tra pari', che valuta la solidità della metodologia seguita e la coerenza tra lo scopo della ricerca e le conclusioni a cui giungono gli autori".

A ogni modo, l'Istituto superiore di sanità garantisce che "i risultati definitivi, che saranno pubblicati a breve dall'Iss e dall'Izsve", l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, "forniranno quell'evidenza sperimentale, finora teoricamente ipotizzata, che permetterà di escludere in modo scientifico il coinvolgimento delle zanzare nella possibile trasmissione della Covid-19, rispondendo in modo chiaro e definitivo alle legittime preoccupazioni legate al ruolo delle zanzare nella trasmissione di numerose malattie. Preoccupazioni rese ancora più attuali dall'emergenza Covid-19 e dall'inizio della stagione calda", spiegano gli esperti.

Possiamo dunque stare tranquilli sulle punture di zanzara? "Se la nostra preoccupazione è quella di contrarre la Covid-19 possiamo stare tranquilli, ma è comunque sempre meglio evitare di essere punti da zanzare o da altri insetti. Infatti - ricordano i medici - la puntura di insetti può causare problemi di salute". Avvicinandosi la stagione calda, le autorità sanitarie di diversi Paesi hanno raccomandato di prevenire per quanto possibile le punture. "L'attenzione alla risposta alla Covid-19 ha portato a una riduzione dei servizi di controllo dei parassiti, insieme a una capacità più limitata di eseguire dei test su campioni di zanzare e zecche per valutare la presenza di agenti che possano causare delle malattie", ha spiegato Chelsea Gridley-Smith, direttore della salute ambientale presso la National Association of County and City Health.

In altri termini, in molti contesti i dipartimenti sanitari locali non hanno potuto dedicare personale all'attività di disinfestazione perché ostacolati dalla pandemia. Questo potrebbe essere accaduto anche in alcune regioni italiane. "La diffusione di malattie trasmesse da insetti è strettamente legata alle problematiche di ordine ambientale. Per questa ragione, è difficile - se non impossibile - parlare senza fare riferimento ai contesti specifici". Resta il fatto che le malattie trasmesse da insetti causano circa mezzo milione di morti ogni anno. "Ma non ci sono evidenze che possano lasciar pensare a una trasmissione del coronavirus", ribadiscono i camici bianchi.

In conclusione: niente Covid-19 dalle zanzare, "ma riduciamo il rischio di essere punti seguendo i consigli dell'Istituto superiore di sanità. Se vediamo (o sentiamo) zanzare intorno, indossiamo abiti che coprano le braccia e le gambe, chiudiamo le finestre o usiamo le zanzariere", concludono i dottori anti-bufale.