NAPOLI. “Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo” con questa splendida frase Marie-Henri Beyle noto come Stendhal, descrive il suo profondo amore per Napoli.

Napoli e i suoi mille volti, culla della cultura, della poesia, dell’arte a 360°, con quel suo misterioso fascino che inebria inevitabilmente chi, ad un certo punto della propria vita, decide di conoscerla e di “annusare” i suoi meandri più proibiti che trasudano storia ad ogni angolo.

Magia pura quella che si respira quando ci si reca nel suo cuore pulsante, il centro storico, che racchiude in sé quasi tre millenni di storia ed è il più vasto d’Italia e d’Europa, con i suoi 17 km.

Una parte del centro storico di Napoli nel 1995 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, per i suoi meravigliosi monumenti che sono la testimonianza vivente, delle epoche storiche che si sono succedute, partendo dall’antica Grecia.

Nell’area dei Decumani, che dona i natali a Neapolis, sorgono ben 200 chiese storiche che custodiscono i tesori artistici firmati da Giotto, Caravaggio, Donatello, Sanmartino, Giordano, Vanvitelli, solo per citarne alcuni.

Il famoso Cristo Velato, che alberga nella Cappella di San Severo, opera realizzata nel 1753 proprio da Giuseppe Sanmartino, è uno dei principali capolavori scultorei mondiali, di cui se ne innamorò profondamente anche lo stesso Antonio Canova.

Napoli scrigno di tanti tesori, ma che rappresenta essa stessa un tesoro a cielo aperto, con le sue innumerevoli bellezze il Chiostro di Santa Chiara, la Chiesa del Gesù Nuovo, il Palazzo Reale, solo per citarne alcune.

 Il Mann, Museo Archeologico Nazionale, con le sue sezioni e le varie iniziative e mostre che si sono svolte negli ultimi tempi, ha fatto crescere in maniera considerevole le visite nella città partenopea. Bellissima anche una delle ultime mostre, “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo”, che terminerà il prossimo 9 marzo.

I sondaggi rivelano che Napoli ha registrato una crescita del 181%, rispetto al 2010, nelle visite ai musei. Un dato importante ed incoraggiante che è stato aiutato anche dalle tantissime mostre di grande spessore che si sono svolte negli ultimi anni.

Esempio rampante è stata la mostra internazionale sull’Esercito di Terracotta che si è svolta dall’ottobre 2017 che fu prorogata fino agli inizi di agosto 2018, per l’elevato numero di visitatori. Unica tappa in Italia fu per l’appunto Napoli.  La mostra fu caratterizzata dalle bellissime riproduzioni dei soldati di terracotta che erano stati posti a protezione del mausoleo dell’imperatore Qin Shi Huang a Xi’an, nella Cina Orientale. La chiesa del Santo Spirito ospitò 170 guerrieri, che raccontarono nel centro storico di Napoli, la grandezza dell’impero di Xi’an.

E sicuramente tanta curiosità hanno destato i 100 lupi che, dal 14 novembre 2019, hanno invaso letteralmente piazza Municipio: opera di Liu Ruowong, che ha trasformato la nota piazza partenopea in una meravigliosa galleria a cielo aperto. I lupi hanno un peso di 280 kg, albergheranno a piazza Municipio fino al 31 maggio 2020.

Insomma, tutti indizi che mostrano come la bella partenope diventi sempre più regina di cuori, attraendo turisti da ogni angolo, per le sue secolari bellezze che hanno affascinato un po' tutti.

Nella classifica sulla qualità della vita redatta dal Sole 24 ore, pubblicata nel mese di dicembre 2019, Napoli ha registrato un significativo miglioramento giungendo all’81° posto, scalando ben 13 posizioni rispetto al 2018.

Un dato davvero importante che dimostra come il processo di miglioramento continuo di Napoli sia in atto: una crescita e un miglioramento legato anche a questa scalata turistica, che ha migliorato in generale la città.

Napoli insomma ritorna ad essere più che mai una babele della storia, come affermava il poeta e giornalista italiano Nievo nel XX secolo: «Se ci fosse una capitale dell’anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui. Nel mezzo della città si apre via Spaccanapoli, un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l’enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia».

Un melting pot culturale che affascina per il suo passato, per il suo presente e per il suo futuro. 

Paola Mauro