«La cura Gattuso aveva dato già i suoi frutti prima del lockdown, dopo 100 giorni, anzi qualcosina di più, il Napoli ha disputato la sua ultima partita il 29 febbraio contro il Torino. Tutti aspettavano questo ritorno alla normalità con uno spirito di curiosità. Ad oggi, il Napoli pare essere ripartito con il piede giusto, quasi come se coronavirus non sia mai esistito per gli azzurri. Questo per una serie di motivi. Innanzitutto la volontà di far bene e dare un senso a questa stagione e soprattutto la serietà di tutti i calciatori a partire dalla società. A mio parere è tornato un Napoli più forte di quello che abbiamo lasciato a fine febbraio». 

Queste le affermazioni di Walter De Maggio, giornalista intervistato da Oscar De Simone nel corso della rubrica “Dritto al Punto” in onda su Canale 9. Uno spazio dedicato alla stagione calcistica del Napoli, e di quanto sia strano il calcio senza tifosi.

«Può esserci una rinascita per Lozano? Assolutamente sì, nonostante qualche screzio, nonostante non sia la prima scelta di Gattuso, ogni volta che è sceso in campo ha contribuito per il bene della squadra. Ricordiamo che Lozano è stato fortemente voluto da Ancelotti ed è stato l’acquisto più costoso dell’era De Laurentiis».

Non è mancato anche un commento di De Maggio sulla cronaca che coinvolge il calcio così da vicino. «Io credo che con le giuste precauzioni, ovviamente, sia giusto far tornare i tifosi allo stadio. Ricordiamo che gli stadi sono luoghi molto grandi e all’aperto. Dunque, se i contagi continuano a calare come sta succedendo da un po’ di tempo, credo che per metà luglio sia giusto farli tornare, o comunque, dare inizio al prossimo campionato (il 12 settembre) con tanto di tifosi a sostenere la squadra da vicino. Perché diciamoci la verità un calcio senza tifosi, non è calcio».

Sulla questione calcio senza tifosi si è espresso anche il giornalista de “Il Mattino” Marco Perillo. «Un calcio senza tifo è un pugno allo stomaco. Tutto sembra tornare alla normalità dai ristoranti al teatro ma solo per il calcio bisogna aspettare. I motivi sono poco comprensibili. Gli stadi, in questo caso il San Paolo può contenere 60mila tifosi all’aperto con il giusto distanziamento e quindi l’augurio e che per la metà luglio possa tornare anche per il calcio un po’ di normalità».