Venerdì 21 febbraio, sul palco dell'MMB di Napoli, locale storico e protagonista da sempre di grandi eventi live dal respiro internazionale, i RIVA.

Il gruppo, composto da Simone MorabitoStefano BrunoFlavio Ciotola, ha da poco dato alle stampe l'ottimo EP  "Buona Fortuna Così".

 

Da ilRoma del 15 dicembre

Dal il Roma

Si è già avuto modo di raccontare su queste pagine dei Riva (Simone Morabito, Stefano Bruno e Flavio Ciotola) e del loro nuovo percorso artistico e compositivo, inaugurato con il prezioso singolo "Ossa" e oggi portato a compimento con la pubblicazione dell'EP “Buona Fortuna Così”, pubblicato da Suonivisioni in licenza esclusiva a Oyez!

"Senza cambiamento non c’è evoluzione e senza evoluzione non c’è arte", si era scritto, e con la capacità e il coraggio di mettersi in discussione, sullo scheletro d’Ossa, i Riva hanno costruito un disco perfetto nel suo equilibrio tra modernità, sperimentazione ed esatto appeal mainstream: non è facile, infatti, comporre canzoni in grado di coniugare il gusto pop con la canzone d’autore.

Ad impreziosire il tutto, i testi e la voce di Morabito, in simbiosi tra loro e toccanti nelò'essere generazionali.

"In Buona fortuna così ci sono 6 canzoni - raccontano i Riva - Le abbiamo registrate tutte fra il 2018 e il 2019; è stato un anno e mezzo pieno di persone, di viaggi e di ricerca del sound e di felicità. Siamo molto soddisfatti del risultato. Ma abbiamo altre canzoni pronte che ci piacciono ancora di più".

"In queste canzoni non c’è spazio per raccontare la società, le cose che succedono nel mondo, per l’attualità, per due motivi - aggiunge Simone Morabito - Il primo: sono sfiduciato e non credo che una canzoncina possa cambiare le cose, non parlo di noi, ma in generale. Credo, invece che un esame di coscienza individuale possa essere molto più incisivo, anche per chi ascolta.
Il secondo: sono più egoista di prima. Stiamo lavorando insieme al nostro management Suonivisioni per costruire un tour: vogliamo stare a contatto con le persone, vogliamo viaggiare e suonare queste canzoni alle persone".

Come detto, si è avuto già modo di recensire i primi due singoli dei Riva contenuti in "Buona Fortuna Così"; l'uscita dell'EP è, quindi, giusta occasione per riproporle.

"Ossa"

“Berlino 2018. C’era un grande freddo e una canzone da finire. Ora possiamo metterci una pietra sopra e ripartire da qui. Il nuovo singolo. Ciao da Riva”. Un incipit, un abbrivio che è premessa a “Ossa”, il nuovo singolo dei Riva. E poi il cambiamento, il coraggio di mettersi in discussione. Senza cambiamento non c’è evoluzione e senza evoluzione non c’è arte. Ed è proprio da questo nuo- vo punto di partenza che inizia il rinnovamento artistico dei Riva (Simone Morabito, Stefano Bruno e Flavio Ciotola - quest'ultimo già autore dell'ottimo progetto solista “L’Io”) che, virando verso contemporanee prospettive di elettronica elettrificazione musicale e di suggestione testuale, hanno dato alle stampe il singolo “Ossa”, un solido brano di moderno cantautorato, subito seguito dal bel video di Nicholas Mottola Jacobsense, autore anche della splendida copertina che accompagna il singolo. “Questa canzone è un regalo di un mio caro amico, Giovanni Feliciello (autore e compositore di altri progetti quali Il Quarto Imprevisto, Luk, Zugzwang) - racconta Simone Morabito - Un sera verso mezzanotte girovagavo per la mia città, Pomigliano d'Arco, da solo in cerca di qualcuno che mi facesse compagnia. Ho chiamato Giovanni, che è mio amico da sempre, ma lui era già a letto. Nonostante questo, dopo un po' di indecisione, ha deciso di scendere e venire a bere qualche birra con me. Era estate e faceva caldo. Mentre parlavamo ha preso un taccuino dove aveva segnate alcune frasi raccolte durante l'inverno che era appena passato: osservazioni, idee per testi e cose del genere. Ce ne stavano un paio che mi hanno colpito al cuore. Ovviamente poi sono finite nella canzone. È stata stesso quella sera che abbiamo deciso di lavorare insieme a questa cosa. Poi mi ha mandato la canzone chitarra e voce e con Stefano Bruno, nella figura di produttore artistico, e sotto la supervisione di Giuliano Dottori, abbiamo lavorato all'arrangiamento”. E così, se una lieve brezza di malinconia trasporta tra le strade, i mercati, i binari e i palazzi affollati di gente distratta il canto “... credimi, qui non è semplice abbandonarsi e diventare diversi, spogliati e fammi vedere dentro alle ossa che cos’è rimasto ... un gesto”, dentro le ossa dei Riva il “gesto” è dato dal bel messaggio rac- chiuso nella loro convinzione che "la soluzione sia dedicare tempo alle persone" e che la vera immortalità risieda nella capacità si saper "immaginare".

"Falene"

“Non so come sto, ma ultimamente me lo domando spesso. Comunque sto”. È su questa consapevolezza di esistere e dell’importanza di esistere, perché “la vita è così e ne abbia- mo parlato spesso”, che gira, dopo “Ossa”, il secondo bel singolo dei Riva “Falene”. «“Falene” - racconta Simone Morabito (nella foto) dei Riva - a differenza di altre canzoni che ho pubblicato in passato, parlo anche di altri progetti e altre cose che ho fatto, è molto giovane: nel senso che è passato poco tempo da quando l’ho scritta a quando, con gli altri Riva, Stefano e Flavio, l’abbiamo stesa definitivamente. È stata scritta una notte di dicembre 2017 in cui avrei voluto prendere il cuore e lanciarlo “a due miglia da me”, per citare una parte del testo. Sì, in quella parte in realtà parlo del cuore, inteso come motore di sentimenti. Sarebbe bello, in alcuni momenti, liberarsene senza avere alcun tipo di rimpianto. In pra- tica staccare la spina da tutto e prendere fiato veramente “senza pensare a niente”. Ma non mi piace dire di più. Non mi piace spiegare le canzoni. Come era accaduto per Ossa, l’altro singolo dei Riva uscito a marzo, anche Falene ha un’ambientazione ben precisa ed è legata a un luogo. In questo momento per noi è molto importante legare le canzoni che scriviamo a dei luoghi. “Ossa” era ambientata a Berlino; “Falene” è ambientata nelle zone in cui sono cresciuto io: nella provincia nord napoletana, nel vesuviano. Insieme a Nicholas Mottola Jacobsen e a Corinne Barlocco abbiamo cercato di raccontarle, documentarle e legarle alla canzone: sono molto felice del risultato. Lavorare al video che accompagna il pezzo è stato molto bello e stimolante». “Falene” è stato, infatti, accompagnato dal bel video di Nicholas Mottola Jacobsen (che ha diretto anche il precedente video di “Os- sa”); un viaggio emotivo dal finale che offre un importante spunto di riflessione sui vincoli “autoimposti” che la nostra ristagnata morale sociale anacronisticamente ancora ci impone. Così, trasportati dalla profonda corrente della coda di sintetizzatori che chiude il pezzo, ci congediamo da “Falene”, godendoci la mite notte di un’estate “che passa, senza pensare a niente”, ma che ci lascia, comunque, importanti spunti di riflessione.

M.S.