Città della Scienza e la società Hubitat di Battipaglia hanno pubblicato Il Report di Ricerca “Campagna digitale. Sfide tecnologiche per un’agricoltura sostenibile in Campania”. La ricerca è stata presentata nell’ambito del prolungamento dell’evento Futuro Remoto tenutasi il 6 e 7 dicembre, presso Città della Scienza, alla presenza del Direttore Generale Massimo Cavaliere e di Gianfranco Nappi, Responsabile dei Progetti strategici della Fondazione. Il Report è stato illustrato dal responsabile scientifico di Hubitat, Lucio Iaccarino, con un approfondimento sugli aspetti strategici della comunicazione agricola da parte del Direttore creativo di Hubitat, Paolo Loffredo.


“Campagna digitale” è una survey che ha esplorato il livello di alfabetizzazione digitale del mondo agricolo campano. La ricerca quali-quantitativa è stata realizzata dal team di indagini di mercato della società Hubitat Srl di Battipaglia, lungo 20 mesi di ricerche con interviste in profondità, nella parte qualitativa e la costruzione di un campione statistico ragionato sulle aziende agricole campane, nella parte quantitativa. La ricerca è il frutto della proficua collaborazione tra l’azienda battipagliese e la Città della Scienza, iniziata con la firma di una convenzione da parte delle due strutture, siglata lo scorso 18 febbraio.

Oltre 30 le innovazioni di processo censite dalla ricerca, tra queste la copertura 5 G di monitoraggio tra i campi, i sensori volumetrici e i sensori di controllo dei parassiti , l’acqua purificata tramite raggi UV, i droni per la raccolta, irrigazione, controllo delle colture, le telecamere infrarossi, le stazioni meteorologiche, le operatrici meccatroniche, i sistemi digitali di stoccaggio e di magazzino, impianti di sicurezza e videosorveglianza, gli scanner a tappeto per rilevare calibro, il colore ed eventuali difetti del frutto, la blockchain, eCommerce, ecc. La ricerca mostra una agricoltura campana proiettata verso innovazioni digitali, all’insegna del cambio generazionale, della sostenibilità e della razionalizzazione di risorse scarse come l’acqua e l’energia.

Preoccupano le aziende prive di qualsiasi indirizzo di posta elettronica, intorno al 10%, che denotano analfabetismo digitale totale, mentre più rassicurante il numero di quelle che sfruttano in modo intensivo sia i social network sia i siti internet (54% del campione). La presenza di storytelling diffuso e di qualità in alcuni settori e territori cruciali come la produzione vinicola beneventana (96%) e napoletana  (86%), il caseario casertano (96%) e quello salernitano e beneventano (entrambi all’80%), l’olio casertano (88%).

Luigi Nicolais, tra gli attori privilegiati raggiunti attraverso le interviste, ha commentato la pubblicazione del Report “Campagna digitale” così: «Nutrire oltre nove miliardi di persone entro il 2050 mantenendo la sostenibilità ambientale è una sfida dove la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale possono giocare un ruolo cruciale. Il Report "Campagna digitale" attraverso la voce degli attori del sistema agricolo ed una metodologia di analisi innovativa, mette in luce le sfide legate al cambiamento antropogenico del clima e quelle che hanno fatto seguito alla pandemia da Covid-19 rendendo ancora più urgente la cura sostenibile delle colture. Gli strumenti della nuova industria 4.0, come l’uso dell’intelligenza artificiale e della robotica, hanno un elevato impatto sull’agricoltura per la possibilità che offrono di automatizzare e migliorare i processi di coltivazione con impatto positivo sulla qualità dei prodotti e sulla sostenibilità».

Il Direttore Generale di Città della Scienza, Massimo Cavaliere ha espresso soddisfazione per il completamento della ricerca “Campagna digitale” commentando: «Se da un lato il Report mostra il diverso atteggiamento riscontrabile tra la grande agricoltura e piccoli agricoltori, si riescono a cogliere segnali positivi sia di dialogo tra questi pezzi del mondo agricolo, sia del comune sforzo di rendere l’agricoltura uno spazio responsabile, attento alla salute dei cittadini consumatori e orientato alla sostenibilità del Pianeta, partendo dalla Campania». E ha poi aggiunto: «Città della Scienza è costantemente impegnata nel presidio di temi scientifici come l’alimentazione e la salute. Lo dimostra l’attenzione verso gli Equilibri, tema scientifico al centro di Futuro Remoto 2022 dello scorso novembre e ripreso in questo evento appendice che fin dal titolo “Ri-Equilibri Tra terra, piatto e corpo” interroga alcune eccellenze del territorio sui temi strategici della salubrità dei cibi e del rispetto della natura. Raccomandiamo fortemente alle scuole di approfondire questo tipo di studi e ricerche».

L’Amministratore di Hubitat Srl, Alfonso Annunziata si è soffermato sul carattere virtuoso della partnership con Città della Scienza e sul valore culturale di questo investimento scientifico: «Sicuramente si è trattato di una partnership vincente, grazie al lavoro instancabile di Gianfranco Nappi, per Città della Scienza e del team di Hubitat, che negli ultimi 20 mesi ha lavorato per chiudere questo primo Report. Per noi di Hubitat è stata l’occasione per rafforzare le nostre competenze sul mondo agricolo, analizzando i comportamenti digitali delle imprese agricole in modo panoramico. Abbiamo imparato quanto la ricerca scientifica, sociologica, economica e organizzativa possa contribuire a ridurre la complessità di un mondo variegato come quello dell’agricoltura campana. e monitorare anche in futuro i comportamenti digitali degli agricoltori. Consideriamo questo Report, un comportamento responsabile della nostra impresa e proveremo a cercare insieme a Città della Scienza i mezzi per continuare questa sperimentazione scientifica».

Il responsabile scientifico Lucio Iaccarino, si è soffermato su alcuni aspetti della ricerca: «Gli indicatori, creati ad hoc, per valutare il livello di alfabetizzazione digitale del mondo agricolo campano hanno funzionato. I trend sono molto interessanti e ci raccontano sia di una certa fibrillazione campana rispetto alle innovazioni di processo, sia come aspettativa diffusa tra grandi e piccoli sia come terreno di sperimentazione, da parte di moltissime eccellenze. Si può fare di più e meglio, aggregando interessi che oggi sembrano viaggiare separatamente. Ma le innovazioni censite parlano di un’agricoltura aperta alla sostenibilità. Parzialmente positivo anche il bilancio della comunicazione digitale, favorita dal consumo a Km 0 che ha spinto anche piccole aziende a comunicare attraverso siti e social network».