Nuovo riconoscimento artistico per il drammaturgo Roberto Russo (nella foto di Mariana Silvana Dedu) che ha ottenuto il Premio “Ritratti di Territorio” per il teatro. Giunta alla sua sesta edizione, la bella kermesse organizzata dalla giornalista Nunzia Gargano, ha visto attribuire la prestigiosa attestazione all' apprezzato commediografo con la seguente motivazione “Originale autore teatrale, Roberto Russo reinventa l'esistenza quotidiana esaminando tra passato e presente le deformazioni dell'individuo e della società. Artefice di un'intrigante ricerca linguistica e di una galleria di grotteschi e surreali personaggi, rivela i retroscena dell'alienazione umana trasformando la sua drammaturgia in una libera deposizione sui controsensi della vita”. A ricevere il premio, sempre per la categoria teatro insieme a Russo, sono stati anche Enzo Moscato e Claudio Gubitosi intestatari di un premio speciale e ancora, Roberto Azzurro, Gianfranco Gallo e Antonio Gargiulo. Nato a Napoli, Roberto Russo è laureato in Giurisprudenza. Dall’83 al ’93 è stato conduttore radiofonico e programmista regista per Rai Stereo Uno e per Network nazionali. Nel ’95 è stato uno dei vincitori del Laboratorio di Drammaturgia del Piccolo Teatro di Milano con “Neroluce” che viene messo in scena nella forma di mise en espace dagli allievi del Piccolo Teatro, con la regia di Roberto Graziosi al Teatro Studio. Nel ’96 ha ottenuto un posto da finalista nel Premio Studio 12 di Roma con “Esercizi del giorno”. Nel ’97 il suo testo “Visite fuori orario” è dapprima segnalato al Premio Flaiano e poi finalista del Premio Fondi – La Pastora ed infine apprezzato alla prima edizione del Premio Rosso di San Secondo. Sempre nel ’98 con “Le ombre” è finalista al Premio Fondi La Pastora. Nel ’99 “Dopo il segnale” è rappresentato a Napoli, al Festival di Castiglioncello “Identità” e alla rassegna “Caserta Città Teatro”. Nel ’99 “Quattro di maggio” è finalista all’edizione ’99 del Premio Studio 12. Nel luglio del ’99 è fra i Selezionati dall’ OUTIS (Centro nazionale di drammaturgia contemporanea) di Milano, con “Visite fuori orario” che viene presentato al Teatro dei Filodrammatici di Milano in forma di lettura scenica. Sempre nel 1999 tiene dei corsi di scrittura teatrale nell’ambito della rassegna “Caserta Città Spettacolo”. Nel febbraio del 2000 il suo monologo, “Tito Manlio Imperioso” è inserito nello spettacolo “La Confessione” per la regìa di Walter Manfrè. Nel giugno del 2001, “Le Mani Aperte”, è selezionato dal Festival “Il Garofano Verde”, e, poi, rappresentato al Teatro Belli di Roma. Nel 2005, il copione di “Visite fuori Orario”, è selezionato come Dramma del Mese di Marzo dal portale di Drammaturgia dramma.it. Nel settembre del 2005 vince il Premio SportOpera con “ROSSO!” Nel Gennaio del 2006 partecipa con il testo “La Camorra sono io” all’iniziativa “La Ferita- quattro autori contro la Camorra” svoltasi prima al Teatro De Poche di Napoli e poi, nell’aprile dello stesso anno, a Galassia Guttenberg, e ad Ottobre alla Città della Scienza. Nel Maggio del 2006 è premiato quale Migliore Autore al Teatro Tordinona di Roma con “Confiteor” nell’ambito del Premio Schegge D’Autore. Nel Luglio del 2006 vince, sempre con “Confiteor” il Nono Festival Internazionale del Corto Cinematografico e Teatrale di Mompeo (Rieti). Nel 2006 scrive una libera elaborazione della sceneggiata “‘O Schiaffo” che inaugura la riapertura dello storico Teatro Trianon di Napoli. Nel 2007 pubblica con l’editore Graus il libro “La Camorra sono io”, testo teatrale con la prefazione del Prof. Amato Lamberti. Lo stesso lavoro, nell’Agosto del 2007, è “Libro del Mese” per il Portale di Drammaturgia dramma.it e fra il 2007 e il 2008, viene rappresentato per “I Teatri della Legalità” per la regia di Agostino Chiummariello. Il libro viene segnalato al Premio Elsa Morante- Isola di Procida. Nel 2009 pubblica il racconto “Alla fine del Viale” inserito nel libro “La Ferita” edito da Ad Est dell’Equatore. Il libro vince nel 2010 il Premio Roberto Dinacci – Elsa Morante. Nel 2010 il racconto è letto da Enzo Moscato a Villa Pignatelli. Rispettivamente nell’aprile del 2011 e nel febbraio del 2012, “La Camorra sono io” ed “Il Re” sono inseriti dall’Università di Napoli Federico II, Facoltà di Filologia Moderna, nella Biblioteca digitale sulla Camorra. Nel settembre 2012 partecipa al Festival Benevento Città Spettacolo con “Mortal Kabaret” per la regia di Fabrizio Bancale che viene presentato nel dicembre dello stesso anno al Teatro Mercadante di Napoli. Nel 2014, “Silvia ed i suoi colori”, scritto per Silvia Ruotolo, vittima innocente di Camorra, vince il Bando di Micro Progettazione della Provincia di Caserta ed è presentato al Teatro Acacia di Napoli. Sempre nel 2014 “Silvia ed i suoi colori” è inserito dall’Università Federico II, Facoltà di Filologia Moderna, nella Biblioteca Digitale sulla Camorra. Nel 2015, in collaborazione con lo scrittore e saggista Saul Gerevini, si dedica allo studio della questione shakespeariana, elaborando, nel testo “Iohannes Factotum” la teoria della collaborazione fra William Shakespeare e lo scrittore di origini italiane, John Florio. Fra il 2017 ed il 2018 inizia una collaborazione con l’attore e regista Gianni De Feo che produce la messinscena di “Rifiuti”nel 2017 (che nel 2018 è in cartellone al Teatro Lo Spazio di Roma) e, nel 2018 di “Chapeau!” che viene presentato a Roma, Soverato, a Livorno e alla Sala Assoli del Teatro Nuovo di Napoli. A giugno del 2018 pubblica con l’Editore Guida “Roberto Russo – Teatro- I Volume” con la presentazione di Giuseppe Giorgio e la prefazione di Tato Russo. Nell'estate del 2018 scrive “La Rosa non ci ama” incentrato sulle figure del grande e tormentato musicista Carlo Gesualdo, Principe di Venosa e di sua moglie, Maria D’Avalos. Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Belli di Roma con Cloris Brosca e Gianni De Feo.