Trascorre ore sui videogiochi a causa del lockdown: 24enne muore per una trombosi
di Redazione
Gio 02 Luglio 2020 11:32
“Quella di mio figlio è una delle tante morti nascoste di questo lockdown”, è quanto dichiarato dal padre del 24enne britannico Louis O'Neill, il giovane stroncato da una improvvisa trombosi mentre trascorreva a causa del lockdown le sue giornate chiuso in casa. Il grido di dolore del genitore: «Era una cosa prevedibile ma nessuno di noi lo sapeva. Questo è ciò che fa più male».
E' la tragica storia di un 24enne britannico morto all’inizio di giugno. Era un ragazzo sano e in forma che allenava una piccola squadra di calcio ma, nonostante conducesse una vita regolare non è riuscito a prevenire una improvvisa trombosi che lo ha ucciso mentre trascorreva le sue giornate chiuso in casa per il lockdown. Come riporta funpage.it, durante la pandemia, il ragazzo era quasi sempre seduto davanti al computer per giocare ai videogiochi. Una vicenda che ha sconvolto la famiglia, come racconta il padre, il 56enne Stanley Greening, che ha deciso ora di avviare una campagna di informazione per ricordare l’importanza di muoversi soprattutto per chi sta molte ore seduto, anche per lavoro.
«Quella di mio figlio è una delle tante morti nascoste di questo lockdown» ha dichiarato l’uomo ai giornali britannici, ricordando: «Era una cosa prevedibile. Questo è ciò che fa più male».
Dopo essere stato licenziato e costretto a restare chiuso in casa, Louis si era rifugiato nel gioco diventando sempre meno attivo. «Le ore volano quando vengono assorbite dallo schermo. L’ho visto innumerevoli volte anche su me stesso. Lo avevo spinto a uscire per andare a fare la spesa vendendolo molto giù ma mai avrei pensato a un coagulo di sangue» ha raccontato il genitore.
«Come molti lo associo agli anziani e a qualcosa di cui siamo avvertiti sugli aerei. Se qualcuno di noi avesse saputo del rischio avremmo potuto salvarlo, ora continuerò a diffondere questo avvertimento a suo nome» ha dichiarato il 56enne.