Buoni spesa per chi riceve il Reddito di Cittadinanza: c'è una novità. Il Decreto Ristori ter sancisce che i buoni spesa ai cittadini saranno erogati dai Comuni, così come è successo per quello dello scorso aprile. L’importo dell’aiuto varierà da un minimo di 300 euro a un massimo di 500 euro. Naturalmente dipenderà dalla composizione nucleo familiare. Il contributo potrà essere speso negli esercizi commerciali convenzionati con l’ente comunale. La procedura sarà questa: il Comune pubblicherà l’avviso pubblico dopodiché partiranno le richieste. Infine l’ente comunale distribuirà i buoni spesa.

Come riporta Internapoli.it, i Comuni dovrebbero mettere a disposizione il modulo di autocertificazione con il quale richiedere il buono spesa. Nella richiesta si dovrà indicare la numerosità del nucleo familiare e se eventualmente si ricevono già altre forme di sostegno come il Reddito di Cittadinanza.

 

BUONI SPESA, L’INDICAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI: INDIRIZZO DEL 24 NOVEMBRE 2020

Ferma restando la discrezionalità degli Enti Locali, si sottolinea che l’Ordinanza 658 non
prescrive l’obbligo di approvare atti di indirizzo della Giunta Comunale, in merito ai criteri
per l’individuazione della platea di beneficiari delle misure di cui trattasi. La competenza in merito all’individuazione della platea dei beneficiari ed il relativo
contributo è – dall’Ordinanza – attribuita all’Ufficio dei Servizi Sociali di ciascun Comune.

L’ufficio individua la platea tra:
i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza
epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno. 
L’ufficio darà priorità a quelli non assegnatari di sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi,
indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello
locale o regionale)

Si rileva che ciò non esclude che le risorse possano essere attribuite anche a percettori di
altre forme di sostegno pubblico al reddito, ma nell’attribuzione del contributo dovrà darsi
priorità a chi tale sostegno non lo riceve. Si ritiene possibile, tra le varie modalità, procedere con semplici modelli di
autocertificazione che consentano la richiesta di accedere celermente alle misure del
decreto, ai possibili aventi diritto.

LO SCORRIMENTO DEI RICHIEDENTI

E’ consentito l’accesso ai buoni spesa attraverso avviso aperto e a scorrimento dei richiedenti aventi diritto fino ad esaurimento delle spettanze o delle risorse comunque disponibili. In merito al criterio del relativo contributo, l’Anci ritiene possibile che gli Uffici procedano con criteri meramente proporzionali, ad esaurimento fondi.

L’associazione Comuni suggerisce infine all’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, infine, di rilasciare formale certificazione con un numero univoco di progressione ai beneficiari delle misure, idonea ad un loro riconoscimento da parte degli esercenti degli esercizi