Uscirà il 12 febbraio, in occasione del centenario della nascita di Franco Zeffirelli, il romanzo di Gaia Zucchi, “La Vicina di Zeffirelli” (De Nigris Editore).

Un libro “irriverente” e dall’animo ribelle. Proprio come l’autrice Gaia Zucchi, attrice non conforme che, per la prima volta, si racconta in un’esplosione di ironia e sincerità. È un susseguirsi di storie di sogni infranti ed esauditi, fughe dalla normalità per inseguire le gioie più immense e nascoste. Ma anche segreti e aneddoti di una vita al di sopra delle righe, vissuta con delicatezza. Un racconto che gira intorno alla grande amicizia con il Maestro Zeffirelli, per oltre quindici anni suo vicino di casa, mentore e fonte d’ispirazione. “Gironzolo nel parco della mia nuova villa e vedo un signore, con delle cesoie, tagliare delle porzioni di siepi. Lo riconosco immediatamente. Due occhi blu potentissimi. Inizio a sognare, sarebbe meraviglioso mi dirigesse in una trentina di pellicole. Ha avuto una grande fortuna nel conoscermi”, questo il ricordo del primo incontro col famoso regista.

“Il Maestro era il vicino che tutti avremmo voluto avere: una persona geniale, molto umile, anche se avrebbe potuto pavoneggiarsi. Era un uomo estremamente simpatico, ma sapeva anche essere discreto e riservato. Mi diceva che per lui rappresentavo la bellezza e la gioventù e che gli restituivo la gioia di vivere. Ma per me la vera gioia era stargli accanto”.