Un altro trofeo in bacheca per i medici di Trinacria Palermo. La squadra del dottore Teo Guzzetta nella finale della Supercoppa 2020 ha sconfitto il Napoli di Gianni Borrelli per 2 a 1. Si e' trattato della settima edizione della Supercoppa messa in palio dalla Asd Nazionale Medici Calcio. L'edizione 2020 che era slittata a causa sella pandemia organizzata in collaborazione con l'Acsi. Due a uno il risultato per i siciliani sotto di un gol al 29' del primo tempo. A segno per i campani Massimo De Micco. Nella ripresa per Trinacria si e' scatenato il solito Costa, messo fuori causa nel primo tempo da un malessere. Pareggio su rigore al 25' e sorpasso al 3' minuto di recupero complice una disattenzione del capitano Borrelli.
 Un tempo ciascuno insomma per le due squadre. Immancabili le polemiche per alcune presunte sviste arbitrali. Ma nel complesso e' stata una bella giornata di sport all'insegna dell'amicizia. Trinacria Palermo alle sue Coppe Italia consecutive aggiunge la Supercoppa.
Le attività della Asd Nazionale Medici Calcio sono riprese da alcuni mesi con lo svolgimento a Siracusa del campionato nazionale 2021, la Final Eight della Coppa Italia 2020 che ha visto prevalere appunto Trinacria Palermo del dottore Teo Guzzetta, il quadrangolare Salento Cup vinto da Taranto mentre a fine mese analoga manifestazione si terra' ad Avellino con Cosenza, Napoli e Salerno oltre ai medici irpini. A dicembre invece a Roma le eliminatorie della Coppa Italia 2021.
 I siciliani di Trinacria nella recente finale di Coppa Italia a Cascia hanno battuto i campioni d'Italia in carica del Cosenza coordinati dal dottore Antonio Caputo per 2 a 0. Per Trinacria si tratta del secondo successo di fila: anche nel 2019 in finale aveva superato Cosenza per 2 a 1 dopo i tempi supplementari. Napoli invece era approdato alla finale di Supercoppa grazie al tricolore conquistato a Gallipoli nel 2020 a spese dei padroni di casa del Lecce di Mimmo Rocco, sconfitti per 3 a 2. Nell'albo d'oro della Supercoppa dei medici calcio spiccano i quattro successi di Cosenza, uno ciascuno del Palermo del dottore Giovanni  Imburgia e del Melito Porto Salvo di Nino Zavettieri.