NOLA. Giunta alla quarta edizione la mostra dedicata alla cartapesta “RicartapestiAmo”, quest’anno con una versione ridotta a causa del Covid, non rinuncia a contenuti e originalità, realizzando un’edizione all’insegna della solidarietà. La mostra si è svolta nella straordinaria cornice di Santa Maria la Nova, invaso spaziale aperto di pertinenza del Museo Storico Archeologico di Nola, gestito e curato dall'architetto Giacomo Franzese, che ha voluto con determinazione aprire la struttura museale al percorso di valorizzazione della cartapesta, come autentica espressione artistica. La sua visione innovativa e di inclusione, orientata verso i temi della ricerca tra pratiche collaborative multidisciplinari, lo pone sempre in prima linea per tutte le iniziative che avvicinano il Museo al territorio e agli eventi culturali ed artistici.

“RicartapestiAmo" ha focalizzato le proprie energie sulle Botteghe d’Arte locali Tudisco, Nal e Scotti in un momento di crisi le ha viste risentire della sospensione della Festa dei Gigli. Il presidente dell’associazione MU.S.A., l'avvocato Raffaele Soprano, ci ha tenuto ad  evidenziare che il programma della stessa associazione, organizzatrice anche della mostra, è finalizzato alla tutela della storica e tradizionale arte della cartapesta. L’allestimento, curato dall’architetto Maurizio Barbato e dal maestro Vittorio Avella, ha unito l’esposizione delle opere dell’artista Teresa Cervo e di una sezione sacra con opere del Museo Diocesano a cura di Tonia Solpietro.

L’edizione 2020 di “RicartapestiAmo” si inserisce in un contesto più ampio, il progetto SA.V.A.GE coordinato dalla seconda Università di Napoli, una collaborazione tra istituzioni, accademici e associazioni del territorio finalizzata alla valorizzazione della Kermesse a tutela Unesco.

A chiusura di giugno, un mese significativo per Nola, dedicato all’amato vescovo e santo patrono Paolino, c’è stato un piacevole incontro con Padre Beniamino De Palma, che è stato vescovo di Nola, dal 15 luglio 1999 all'11 novembre del 2016, quando papa Francesco ha accolto la sua rinuncia all'episcopato di Nola per raggiunti limiti di età. 

La sua visita ha donato più luminosità ai luoghi della cartapesta, evidenziando l’amore che nutre per la comunità nolana che ha guidato per anni.

Sempre nella stessa giornata padre Beniamino ha ripercorso le strade dei Gigli e visitato le mostre allestite nella sala Ottaviano Augusto, dove è tuttora in atto una pregevole mostra sui gigli in miniatura, a cura del Movimento Piazza d’Armi; nel Convento di Santo Spirito dove l’associazione Contea Nolana espone i documenti testimonianza della storia della Festa e nella Chiesa di Santa Maria la Nova novello luogo della cartapesta con “ricartapestiAmo”.

Una visita inaspettata, accolta con entusiasmo dalle associazioni organizzatrici delle iniziative culturali, dalla Fondazione Festa dei Gigli e da Giacomo Franzese, direttore del museo, che sempre con sorriso ed eleganza accoglie tutti gli ospiti, facendoli sentire a casa loro, in uno scenario di sconvolgente bellezza naturale.