Allarme in spiaggia: turista con 39.2 di febbre. Titolare del lido la rimanda a casa. Ai tempi del Coronavirus vietato andare in spiaggia con la febbre. Tante le precauzioni prese dai proprietari dei lidi ed in particolare da uno di Sperlonga, che in occasione della Festa della Repubblica, è stato costretto a rimandare a casa una turista.

La donna di Roma aveva la febbre a 39,2 e nonostante le raccomandazioni, e gli obblighi messi nero su bianco dalla Regione Lazio con un’ordinanza, la turista è andata al mare in stato febbricitante.

Solo la presenza del termoscanner, non obbligatorio, ha consentito al titolare del lido di Sperlonga di poter adottare le misure di contenimento idonee.

Il lido Olimpo di Sperlonga, infatti, prima di far arrivare i turisti a destinazione li blocca ai parcheggi. Ed è lì che il 2 giugno è stata ‘scoperta’ la signora con la febbre a 39,2.

Il parcheggiatore Petru spiega come la turista voleva semplicemente fare mezza giornata di mare: «Aveva la temperatura altissima e ho pensato a un errore. Così gliel’ho misurata altre volte: risultato sempre uguale».

Sulla questione è intervenuto anche il titolare del lido di Sperlonga, Francesco Corpolongo. «Anche se non eravamo obbligati, abbiamo deciso di fare questa ulteriore spesa, 80 euro che però sono risultati ben investiti».

«Ci siamo allarmati perché, almeno il dispositivo che abbiamo acquistato noi, sembra molto attendibile e, anzi, sui dipendenti è solito rilevare temperature sempre piuttosto basse».