Nel cuore della Terra dei Fuochi la riserva naturale dove si salvano gli uccelli migratori
CASTEL VOLTURNO. La sveglia suona presto, alle 5 di mattina, il sole ancora deve sorgere nella riserva naturale dei Variconi a Castel Volturno. Un gruppetto di volontari è già all’opera per sistemare le reti necessarie a catturare i piccoli uccelli passeriformi, come il pettirosso o l’usignolo di fiume. È la giornata dell’inanellamento degli uccelli migratori che passano da qui, ogni dieci giorni si fa quest’attività, per monitorare i viaggi degli uccelli, ma soprattutto per controllare il loro stato di salute e, di conseguenza, quello dell’ambiente in cui vivono. Un’attività che dall’inizio dell’anno ha già fatto il check up a 1.200 volatili e che è svolta da volontari, persone appassionate che con il loro impegno stanno garantendo un cambiamento profondo, e in meglio, del territorio. Un territorio, quello della foce del Volturno, per anni flagellato dalla stupidità dell’uomo, prima con la caccia e il bracconaggio e poi con l’inquinamento e che adesso, grazie agli sforzi di queste persone, lentamente sta voltando la triste pagina del passato per scriverne una nuova fatta di riscatto, ambiente e sostenibilità grazie al “fare”, e non solo al “dire” di persone che credono a una possibilità futura per queste terre.