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MILANO (ITALPRESS) - Fisia Italimpianti, società del Gruppo Webuild, ha ufficialmente avviato in Arabia Saudita la costruzione dell'impianto di trattamento dell'acqua per il vasto complesso petrolifero onshore di Zuluf, nel Golfo Persico. Il progetto, che ha segnato l'ingresso di Fisia Italimpianti nel comparto Oil & Gas e il suo ritorno nell'Operation & Maintenance, rafforza il posizionamento di Webuild nel mercato acqua, ad alto potenziale di crescita e in cui il Gruppo è da anni leader mondiale.
Di proprietà e gestito da Saudi Aramco, il giacimento di Zuluf è oggetto di un ampio programma di crescita, avviato nel 2018, nell'ambito del piano di sviluppo del Paese "Saudi Vision 2030". Il progetto è stato assegnato a Fisia Italimpianti lo scorso anno, con due contratti del valore complessivo di 408 milioni (USD 439 milioni), rispettivamente per la costruzione e la gestione dell'impianto di trattamento acque di Zuluf.
L'avvio formale della costruzione del nuovo impianto segue la progettazione, le attività di procurement dei materiali e l'esecuzione di una serie di attività preliminari volte a migliorare le caratteristiche del suolo, che Fisia Italimpianti ha svolto in questi mesi per rendere il sito in grado di accogliere le fondazioni dell'impianto.
L'impianto, che sorgerà nella provincia orientale dell'Arabia Saudita, permetterà di trattare fino a 185.000 mc/giorno di acqua, che sarà iniettata poi nei pozzi off-shore e contribuirà all'incremento della produzione di petrolio greggio del giacimento. L'impianto sarà caratterizzato da una prima sezione di degasaggio dell'acqua, per estrarre, comprimere e consegnare al Cliente finale il gas presente nell'acqua in ingresso. A questa sezione, seguirà una sezione di trattamento e filtrazione, per la chiarificazione e la riduzione della salinità dell'acqua.
Completeranno l'impianto i sistemi ausiliari e gli edifici adibiti agli uffici amministrativi, ai locali tecnici e alle sale controllo.
Fisia Italimpianti vanta una radicata presenza in Middle East, dove ha realizzato dissalatori e impianti per il trattamento acque negli Emirati Arabi Uniti, in Qatar, Kuwait e Bahrain. Impianti che si caratterizzano per le soluzioni innovative adottate a livello tecnologico e che già oggi servono un bacino di oltre 20 milioni di utenti.
In Arabia Saudita, il Gruppo Webuild è attualmente impegnato con progetti di rilievo. Per NEOM, sta realizzando 57km di Connector, l'alta velocità ferroviaria che collegherà "Oxagon" a "The Line", e si è recentemente aggiudicato il contratto per realizzare un lago e opere architettoniche uniche a Trojena, una località del futuro in area desertica tra le montagne del Paese. A Riad, sta realizzando la Linea 3 della Metro, che con i suoi 42km sarà la più lunga della rete metropolitana della capitale saudita, e il "Diriyah Square - Package 2 Super-Basement Works", la struttura del nuovo quartiere di Ad-Diriyah, destinata ad accogliere un parcheggio multipiano interrato da 10.500 posti.- foto ufficio stampa Webuild -
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HARRISON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - L'Italia, dopo aver battuto 2-1 il Venezuela, vince anche la sua seconda amichevole negli Stati Uniti superando 2-0 l'Ecuador alla Red Bull Arena di Harrison: decisive le reti di Lorenzo Pellegrini e Nicolò Barella. Gli azzurri partono subito molto forte, trovando la rete del vantaggio dopo appena tre minuti grazie a Lorenzo Pellegrini, che lascia partire un gran tiro dal limite dell'area, imprendibile per Burrai. Tre minuti più tardi Dimarco ha una bella occasione per l'immediato raddoppio ma, su assist di Bellanova, non trova la porta da pochi metri. Intorno a 15' l'Italia si ritaglia due nuove chance prima con Dimarco e poi con Zaniolo, ma in entrambi i casi c'è poca lucidità sotto porta. Al 25' i sudamericani rispondono con una buona incursione in area di rigore di Minda, ma Darmian disturba l'azione e favorisce l'uscita di Vicario. I ragazzi di Luciano Spalletti mantengono il controllo della sfida e al 30' si rendono ancora pericolosi con Mancini che, su suggerimento di Pellegrini, ottiene solo un corner. Al termine dei 3' di recupero si va a riposo sul parziale di 1-0 in favore degli azzurri.
In apertura di ripresa Pellegrini imbuca per Raspadori, che tenta il colpo di testa, ma Burrai è attento e blocca. Al 52' l'Ecuador arriva alla conclusione con Franco, ma non il centrocampista non inquadra lo specchio. La compagine sudamericana continua a spingere con insistenza e mette in grossa difficoltà i giocatori azzurri, che al 68' si salvano sull'imprecisa conclusione di Estupinian. Nel finale gli uomini di Sanchez tentano il tutto per tutto per agguantare il pareggio, mentre Retegui e compagni provano a chiudere i giochi in contropiede e al 94' ci riescono con un delizioso tocco sotto di Nicolò Barella. L'Italia, dunque, batte 2-0 l'Ecuador e chiude la tournèe americana con due
successi.
- Foto: Ipa Agency -
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ROMA (ITALPRESS) - Papa Francesco ha celebrato la messa delle Palme, in piazza San Pietro. Presenti sul sagrato circa 25 mila fedeli, secondo quanto riferisce la sala stampa vaticana.
Il Pontefice non ha però letto l'omelia che aveva preparato per la celebrazione della Domenica delle Palme. Dopo la lettura del Vangelo, si sono osservati dei minuti di silenzio per la riflessione personale e poi direttamente il Credo.
La Domenica della Palme apre la Settimana Santa. La celebrazione si è aperta con la benedizione delle palme e la processione di oltre 400 persone, che hanno portato palme e ramoscelli di ulivo.
- foto Agenzia Fotogramma -
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VENEZIA (ITALPRESS) - Incendio, la notte scorsa, in un'abitazione a Sottomarina di Chioggia, in provincia di Venezia. Tre le vittime: un 64enne, la moglie di 59 anni ed il figlio di 27 anni. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e forze di polizia. L'abitazione è stata posta sotto sequestro. Indagini sono in corso.
Le fiamme sono divampate al piano terra dell'abitazione, mentre le vittime stavano dormendo al piano superiore. L'allarme è stato lanciato da alcuni giovani che hanno anche tentato di mettere in salvo la famiglia.
- foto ufficio stampa Vigili del Fuoco -
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ROMA (ITALPRESS) - "Oggi l'Italia onora e rende omaggio alla memoria delle 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, terribile massacro perpetrato dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell'attacco partigiano di via Rasella. L'eccidio ardeatino è una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale e ricordare cosa accadde in quel funesto 24 marzo di ottant'anni fa è un dovere di tutti". Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione dell'80° anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
- foto Agenzia Fotogramma -
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ROMA (ITALPRESS) - In occasione dell'ottantesimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine, stamane, la Ministra di Stato per la Cultura e i Media del Governo federale della Germania, Claudia Roth, e il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano sono stati al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per deporre una corona di fiori davanti alla lapide commemorativa dell'eccidio.
Presente anche il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Accompagnati dal Capo dell'Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, Generale di divisione dei Carabinieri, Diego Paulet, hanno visitato il Mausoleo.
A seguire, i Ministri Roth e Sangiuliano si sono poi recati al Portico D'Ottavia, alla Sinagoga e al Museo Ebraico dove hanno deposto una corona di fiori.
Ad accoglierli, il Rabbino capo di Roma, Rav Riccardo Di Segni; il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun; il Presidente Fondazione Museo Shoah, Mario Venezia; il Presidente della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma Alessandra Di Castro e gli assessori della Comunità ebraica ai Rapporti istituzionali, Alessandro Luzon; ai Rapporti internazionali, Johanna Arbib; alla Memoria, Daniele Regard.
"E' stata una giornata densa di significati, con gesti che vogliono affermare i valori dei diritti individuali della persona e della concordia tra i popoli. Ottant'anni fa si consumava l'eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 persone, tra militari e civili e molti cittadini di religione ebraica, furono trucidate dalle truppe di occupazione naziste con la feroce collaborazione dei fascisti. A mia memoria, credo che mai tre ministri, fra cui uno tedesco, si siano recati insieme al sacrario delle Fosse Ardeatine. La memoria è fondamentale affinchè nelle coscienze si radichi il rifiuto del male. Significativa e rilevante è stata anche la presenza al Portico d'Ottavia nel punto in cui furono rastrellati gli ebrei romani. Ringrazio gli amici fraterni della comunità ebraica per averci accolto in un momento tragico nel quale, dopo l'attacco del 7 ottobre, riappare il demone dell'antisemitismo. Sia pur nella tragicità degli eventi rievocati sono stati momenti positivi di ricostruzione morale. Grazie alla Ministra Claudia Roth e grazie al collega Francesco Lollobrigida", ha dichiarato il Ministro Sangiuliano.
- foto ufficio stampa Ministero della cultura -
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PORTIMAO (PORTOGALLO) (ITALPRESS) - Jorge Martin (Ducati Prima Pramac) ha vinto il Gran Premio del Portogallo, classe Moto GP, disputato sul tracciato di Portimao. Martin è riuscito a prendere la leadership della gara sin dalle prime curve: ora lo spagnolo si ritrova anche primo nella classifica mondiale. Secondo gradino del podio per Enea Bastianini (Ducati Lenovo); medaglia di bronzo, invece, per il rookie Pedro Acosta (Ktm GasGas), al primo podio in top class. Quarto e quinto posto per le due Ktm, rispettivamente di Brad Binder e Jack Miller. Chiudono, nell'ordine, la top ten Marco Bezzecchi, Fabio Quartararo, Aleix Espargaro, Miguel Oliveira, Fabio Di Giannantonio. Nel corso del terzultimo giro sono caduti il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) e Marc Marquez (Ducati Gresini), in seguito ad un contatto di gara. Fuori pure Vinales (Aprilia), caduto all'inizio dell'ultimo giro.
- foto Ipa Agency -
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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) - Doppietta Ferrari nel Gran Premio d'Australia. Sul circuito di Melbourne un super Carlos Sainz, rientrato al volante della Rossa dopo l'intervento per appendicite, ha chiuso un weekend spettacolare trionfando davanti al compagno di squadra Charles Leclerc. Completa il podio la McLaren di Lando Norris, terzo davanti al compagno di squadra Oscar Piastri. Clamoroso ritiro al quinto giro per il campione del mondo Max Verstappen, partito dalla pole position e subito fuori per un problema ai freni della sua RB20. Ritiro, al 17/o giro anche per il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton per problemi alla sua Mercedes, mentre il compagno di squadra George Russell è stato protagonista di un brutto incidente all'ultimo giro, per fortuna senza conseguenze. Quinta la Red Bull di Sergio Perez, poi le due Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll. Completano la Top Ten la Racing Bull di Yuki Tsunoda e le due Haas di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen.
- foto Ipa Agency -
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ROMA (ITALPRESS) - L'attentato di Mosca "era nell'aria", tanto che "noi avevamo avvertito i nostri connazionali sul sito della Farnesina di non recarsi in Russia e comunque, se sul posto, di non partecipare a eventi già l'8 marzo". Così in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che segue con attenzione da venerdì la nuova crisi esplosa in Russia: "Nessun italiano, dalle nostre informazioni, risulta coinvolto nell'attentato", ma resta molto preoccupato. "Adesso speriamo che Putin non strumentalizzi un drammatico episodio di terrorismo per alzare la tensione: noi tutti ci dobbiamo impegnare per collaborare nella lotta al terrorismo, affinchè non si ripetano più episodi simili".
"Ci sono state due rivendicazioni, entrambe da parte dello Stato islamico - spiega -. La prima venerdì, poco dopo l'attentato, era un pò più generica. La seconda rivendicazione, sabato mattina, molto più circostanziata, con foto di presunti attentatori a volto coperto". "Sappiamo bene che in Caucaso c'è una minoranza islamica molto irrequieta al confine dell'Afghanistan - aggiunge -. Come non è un mistero che ci sia il progetto di realizzare anche attraverso il ramo afghano dell'Isis uno stato islamico nella regione caucasica e dell'Asia centrale. Ad ora, tutto fa pensare che gli autori possano essere loro".
"Il terrorismo - sottolinea - riguarda tutti, è l'ennesimo grande pericolo per la pace. E siamo tutti disposti a collaborare per contrastarlo. Non solo perchè si deve fare in modo che non si innalzi ulteriormente la tensione sul fronte orientale russo, ma perchè la minaccia può diventare globale. Abbiamo subito espresso la nostra solidarietà alle vittime, siamo tutti dalla stessa parte nel combattere queste azioni terribili".
"Certamente - prosegue Tajani - non possiamo abbassare la guardia neanche noi. La tensione in Medio Oriente, in Mar Rosso, la guerra in Ucraina, hanno portato a un innalzamento dei controlli su tutti gli obiettivi sensibili nel nostro Paese. La presenza delle forze dell'ordine e dei servizi è costante, anche qui pochi giorni fa sono stati arrestati all'Aquila tre presunti terroristi collegati alle brigate Al Aqsa. Non sottovalutiamo nulla".
Non ci sono stati contatti con il Governo russo "a livello governativo, ovviamente abbiamo contatti costanti con la nostra ambasciata e i nostri consolati - dichiara il Ministro degli Esteri -. Certo non si possono escludere in queste situazioni relazioni tra le intelligence, soprattutto per quanto riguarda il terrorismo internazionale. Mi risulta che gli stessi americani avessero avvertito la Russia di un pericolo imminente di attentati".
In merito alle misure politiche comuni che si possono prendere per affrontare questo nuovo livello di allarme "ne parleremo al G7 a Capri ad aprile - rende noto Tajani -, e prima ancora al prossimo vertice Nato dei ministri degli Esteri subito dopo Pasqua. E' un tema che riguarda la sicurezza internazionale, sul quale è necessaria la massima collaborazione".
"L'Italia - annuncia - ha l'occasione di utilizzare scenari internazionali che la vedono protagonista per favorire un processo di pace che salvaguardi la libertà e i diritti di uno Stato occupato come l'Ucraina e che porti a una fine delle ostilità. E per farlo, infatti, continuiamo a sostenere Kiev senza tentennamenti". "Ci auguriamo - ribadisce il Ministro - che Putin non utilizzi la tragedia di Mosca per una nuova escalation. Noi lavoreremo per una de-escalation". In merito al Medio Oriente "stiamo cercando una soluzione - anche come Europa, uniti - perchè si arrivi a un cessate-il-fuoco umanitario; noi abbiamo attivato il piano 'Food for Gazà con Fao, Wfp e Croce Rossa e Mezzaluna rossa. E come Paese dopo i primi 20 milioni di aiuti ne aggiungeremo altri 20 perchè offrano sostegno a una popolazione stremata. Chiediamo a Israele di ascoltare e accogliere le nostre richieste".
"L'Europa - sottolinea il ministro Tajani - deve lavorare a una forza di difesa unitaria, per avere un ruolo maggiore. Spendiamo come Ue un terzo degli Usa, ma abbiamo molto meno peso e potenza militare di loro, perchè non siamo integrati nè organizzati come una difesa comune. E' un processo non breve, ma necessario. La nomina di un Commissario alla Difesa potrebbe accelerare".
- foto Agenzia Fotogramma -
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ROMA (ITALPRESS) - "Nel 150esimo anniversario della nascita, la Repubblica ricorda Luigi Einaudi, primo Capo dello Stato eletto con le regole della Costituzione del '48, costruttore tra i più importanti della nostra democrazia, figura di elevato prestigio internazionale che aiutò l'Italia nel dopoguerra a riconquistare la dignità perduta con il fascismo". E' quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aggiunge: "Grande è il debito che la comunità nazionale ha verso questo padre della Patria e ricco il patrimonio di pensiero, di azione politica, di equilibrio istituzionale, di coerenza personale, che ci ha lasciato. Economista di vasta cultura, sensibile ai temi dell'equità sociale, democratico autentico che non ebbe timore a firmare nel 1925 il Manifesto degli intellettuali non fascisti di Benedetto Croce, Luigi Einaudi si dedicò con intelligenza e passione alla ricostruzione del Paese e poi, da Presidente della Repubblica, spiegò il suo impegno a tessere la tela della nuova democrazia italiana. Costituente, Ministro e Vice Presidente del Consiglio, Governatore della Banca d'Italia, Einaudi ha impresso la propria impronta con sobrietà e misura, grande determinazione e fede nella libertà, contribuendo a far crescere il consenso su quei valori che hanno consentito all'Italia di risalire dalle macerie della guerra e della dittatura. Il convinto europeismo di Einaudi risalta come un'altra chiara testimonianza della sua capacità di visione del futuro. Tutto questo rende prezioso e vitale il suo insegnamento".
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