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04 Luglio 2020 - 10:11
ROMA. Sono soprattutto donne, professionisti ad elevata istruzione e giovani ad essere maggiormente esposti a rischio contagio da malattie infettive respiratorie come il Coronavirus che, nonostante il rallentamento della presa epidemica nel nostro Paese, continua a rappresentare una minaccia. Sono i luoghi di lavoro, del resto, gli ambiti più rischiosi: non solo perché frequentati da una quota importante di popolazione ma, soprattutto, per il tempo che vi si trascorre. L'esposizione al contagio risulta poi differente in funzione dell'attività professionale svolta. È quanto emerge dal report della Fondazione studi consulenti del lavoro 'Lavorare ai tempi del Covid-19: il rischio contagio tra gli occupati italiani', elaborato sulla base di 5 fattori di rischio a cui sono esposti i lavoratori (frequenza dei contatti con altre persone; interazione con pubblico; lavoro al chiuso; vicinanza fisica ad altre persone; frequenza esposizione a malattie e infezioni). Le donne che potrebbero essere contagiate sono 4 mln 345 mila e rappresentano il 44% delle occupate. Di questa percentuale il 21,6% svolge una professione a rischio contagio molto elevato e il 22,4% elevato. Valori che risultano di gran lunga più alti di quelli che si riscontrano tra gli uomini (svolge un lavoro rischioso per il contagio il 16,4% degli occupati).
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