NAPOLI. «Cominciamo a mettere a terra un programma su cui costruire convergenze e alleanze prima del voto, mettendosi insieme prima e non dopo per mere ragioni di poltrone e potere, un lavoro da cominciare ora per essere pronti, al momento giusto, per vincere e governare in piena attuazione della Costituzione». A lanciare la proposta è il sindaco Luigi de Magistris, fondatore e presidente del movimento politico Dema, che una settimana fa ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alle politiche in caso di scioglimento delle Camere. «Governeremo - ha assicura de Magistris - con persone coerenti e credibili, che non hanno prezzo, oneste, autonome, coraggiose, oltre che competenti, ovviamente. Le prime tre leggi che approveremo: l'acqua pubblica italiana, modello Napoli. Poi la legge ossigeno bene comune, in cui si delinea il piano strategico con cui l'Italia affronta il cambiamento climatico. La terza legge è sui beni comuni, anche qui modello Napoli: la valorizzazione dei beni di tutte e tutti, a cominciare dai luoghi di autogoverno e autogestione in cui si registrano opere di rigenerazione urbana da parte delle collettività».

De Magistris propone poi altri punti, tra i quali «la predisposizione di un piano strategico di messa in sicurezza del nostro Paese, un grande piano di assunzione di giovani in tutti i comparti della pubblica amministrazione e degli enti locali, rafforzare il potere diffuso della magistratura, che deve avere totali garanzie di autonomia e indipendenza esterna ed interna, ma si porrà fine alle collusioni con altri poteri e logiche di appartenenze opache interne allo stesso ordine giudiziario». Poi «democrazia e sicurezza, perché quando arriva l'ordine pubblico e il manganello lo Stato ha già perso, e lotta alle disuguaglianze: misure fiscali immediate e straordinarie per tassare rendite finanziarie e immobiliari eccessive in maniera da finanziare un piano straordinario per garantire la casa a chi non la ha e per finanziare politiche sociali in grado di tutelare le fasce deboli».

Infine, scrive i sindaco di Napoli, «l’Italia ha necessità di riconquistare una credibilità internazionale persa. La nostra posizione geopolitica ci consente di assumere un ruolo forte in Europa, per sconfiggere le politiche di austerità portate avanti sinora e imporre una svolta sulle politiche dell'immigrazione, e un ruolo fortissimo nel Mediterraneo per costruire con i paesi nordafricani e mediorientali un'alleanza per la fratellanza dei popoli per difendere il nostro mare e non metterci gli uni contro gli altri. Rafforzare il dialogo con la Russia, che non può essere un avversario dell'Italia e dell'Europa, confermare l'amicizia storica con gli Stati Uniti, ma senza alcuna subalternità».