Il gup di Milano Fabrizio Filice ha rinviato a giudizio l'ex presidente della Camera Irene Pivetti e altri cinque imputati coinvolti in un'indagine della Guardia di finanza coordinata dal pm Giovanni Tarzia. La prima udienza, davanti i giudici della quarta sezione penale, è in agenda il prossimo 13 giugno. A processo, oltre la Pivetti, anche il pilota di rally Leonardo Isolani, la moglie Manuela Mascoli, la figlia di lei Giorgia Giovannelli, il notaio Francesco Maria Trapani e l'imprenditore Candido Giuseppe Mancaniello. L'inchiesta vede al centro una serie di operazioni commerciali, in particolare, la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che sarebbero servite per nascondere un'evasione fiscale. Irene Pivetti, in qualità di legale rappresentante di una società con sede in Polonia e di un'altra a Hong Kong, deve rispondere di autoriciclaggio ed evasione fiscale. A Irene Pivetti viene contestato, insieme agli altri indagati, di avere aiutato a evadere imposte per oltre 5 milioni di euro, pari al debito fiscale che aveva Isolani. L'ex presidente della Camera sarebbe stata consapevole "delle difficoltà finanziarie di Isolani" e l'avrebbe aiutato "a sottrarre i beni", come le tre Ferrari, dalle procedure di riscossione dell'erario. E avrebbe usato "mezzi fraudolenti idonei ad ostacolare l'accertamento e indurre in errore l'amministrazione finanziaria". La stessa Pivetti avrebbe evaso tasse per circa 3,5 milioni, poi rimpiegati in attività imprenditoriali e finanziarie che le costano l'accusa di autoriciclaggio.