Il Consiglio dei ministri, su proposta della presidente Giorgia Meloni, del ministro delle imprese Adolfo Urso e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto legge che introduce "misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici". Un Dl salutato "con soddisfazione" dalla premier: si tratta di "una norma con la quale il Governo interviene, tra l’altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria" Isab-Lukoil "di Priolo che impiega con l’indotto circa 10mila persone".

Scopo dell’intervento d’urgenza, spiega Meloni, "è tutelare al tempo stesso un nodo energetico strategico nazionale e i livelli occupazionali così significativi per la Sicilia e l’intera nazione". Il provvedimento interviene dunque - in considerazione del carattere emergenziale assunto dalla crisi energetica - "ove vengano in rilievo, presso le imprese che gestiscono a qualunque titolo impianti e infrastrutture di rilevanza strategica per l’interesse nazionale nel settore della raffinazione di idrocarburi, imminenti rischi di continuità produttiva idonei a recare pregiudizi all’interesse nazionale, conseguenti a sanzioni imposte nell’ambito dei rapporti internazionali tra Stati, al fine di garantire, con ogni mezzo, la sicurezza degli approvvigionamenti, nonché il mantenimento, la sicurezza e la operatività delle reti e degli impianti e quindi la continuità produttiva".