Dall’inizio della pandemia Poste Italiane adotta misure di contingentamento per l’accesso ai suoi sportelli, sia per favorire il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Covid che per assicurare le varie prestazioni a tutti coloro che ne hanno diritto, senza difficoltà. Questo soprattutto attraverso la programmazione dell’accesso agli sportelli nell’arco dei giorni lavorativi precedenti al mese di competenza delle prestazioni.

Per contenere quindi l’emergenza Covid, allo scopo di agevolare Poste Italiane nella gestione dell’accesso agli sportelli da parte dei titolari del diritto alla riscossione delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Inps, la Protezione civile ha emanato una nuova ordinanza, la n. 778 del 18 maggio 2021, per il pagamento delle prestazioni in anticipo. (Vedi qui il calendario fino ad agosto).

Calendario dei pagamenti di luglio

Tutti i pensionati titolari di un conto BancoPosta o Postepay Evolution, oppure di un semplice libretto di risparmio invece, potranno ritirare la pensione dal 25 giugno 2021, seguendo l’ordine alfabetico del cognome:

A – B ritiro pensione il giorno venerdì 25 giugno;

C – D ritiro pensione il giorno sabato 26 giugno;

E – K ritiro pensione il giorno lunedì 28 giugno;

L – O ritiro pensione il giorno martedì 29 giugno;

P – R ritiro pensione il giorno mercoledì 30 giugno;

S – Z ritiro pensione il giorno giovedì 1 luglio.

I pagamenti delle pensioni di luglio 2021 saranno anticipati per scaglionare l’ingresso presso Poste Italiane e limitare il rischio contagio; il pagamento in anticipo è sicuramente una misura utile per evitare gli assembramenti davanti agli uffici postali.

 

Distaccamento

Poste Italiane ricorda infine che è necessario indossare la mascherina protettiva, entrare nell’ufficio postale solo all’uscita del cliente precedente e tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno sia nelle sale aperte al pubblico.

 

Consegna a domicilio

Poste Italiane ricorda inoltre “che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali e che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono richiedere, delegando al ritiro i Carabinieri, la consegna della pensione a domicilio.

Le modalità di pagamento anticipato delle pensioni – si legge ancora – hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. È necessario indossare la mascherina protettiva, entrare nell’Ufficio Postale solo all’uscita del cliente precedente e tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno sia nelle sale aperte al pubblico”, conclude la nota di Poste.

 

In arrivo a luglio pagamento extra

A chi spetta questa somma aggiuntiva? A determinate categorie di titolari di pensione in base all'età, ai contributi che sono stati versati e al totale complessivo della pensione percepita

Le soglie di reddito a cui fare riferimento per il diritto alla quattordicesima si basano sull’importo del trattamento minimo vigente, tempo per tempo, presso il Fondo pensione dei lavoratori dipendenti.

Grazie alla rivalutazione periodica del trattamento minimo, periodicamente queste soglie di reddito aumentano.

La quattordicesima non spetta, comunque su tutte le pensioni: sono esclusi, ad esempio, i trattamenti di assistenza come la pensione d’invalidità civile.

Il pagamento della somma aggiuntiva avviene nel mese di luglio: solo per i pensionati che compiono 64 anni dal 1° agosto in poi, questa è pagata, proporzionalmente ai mesi in cui si possiede il requisito di età, nel mese di dicembre.

 

Quali sono i limiti di reddito per la quattordicesima?

Per il 2021, possono ricevere la somma aggiuntiva sulla pensione coloro che hanno un reddito non superiore a:

13.909,08 euro, se possiedono oltre 25 anni di contributi;

13.825,08 euro, se possiedono oltre 15 anni di contributi ma meno di 25 anni;

13.741,08 euro, se possiedono sino a 15 anni di contributi.

La somma aggiuntiva, in questi casi, non può però superare i 504 euro, mentre può arrivare sino a 655 euro per coloro il cui reddito non supera 1,5 volte il trattamento minimo.

 

Chi ha diritto alla quattordicesima pensionati?

I pensionati, per ottenere la quattordicesima, devono possedere i seguenti requisiti:

almeno 64 anni di età;

titolarità di una pensione erogata da una gestione Inps, non rientrante tra i trattamenti esclusi;

reddito non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo (che ammonta a 515,58 euro mensili per l’anno 2021), per la percezione della quattordicesima in misura integrale;

reddito non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo più l’importo della quattordicesima stessa, per la percezione parziale del beneficio: nel dettaglio, il reddito non deve superare:

10.490,81 euro, per chi ha meno di 15 anni di contributi (18 se lavoratore autonomo);

10.599,81 per chi ne possiede meno di 25 (28 se autonomo);

10.708,81 euro per chi ne possiede oltre 25 (28 se autonomo).

Con la nuova normativa, la quattordicesima è stata estesa a chi percepisce redditi sino a 2 volte il minimo: l’importo aggiuntivo spetta in misura piena, cioè, a chi percepisce sino a 13.405,08 euro annui.

A chi possiede un reddito tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo spettano, però, importi di quattordicesima differenti rispetto a quelli spettanti a chi possiede un reddito non superiore a 1,5 volte il minimo.

 

Importi quattordicesima pensionati 2021

L’importo della quattordicesima varia a seconda degli anni di contributi posseduti e del reddito del pensionato. In particolare, per l’anno 2021 è pari a:

437 euro fino a 15 anni di contributi, se il beneficiario era lavoratore dipendente, o sino a 18 anni di contributi se era un lavoratore autonomo;

546 euro oltre 15 anni di contributi e fino a 25 anni se ex lavoratore dipendente, o oltre 18 anni di contributi e sino a 28 anni se ex lavoratore autonomo;

655 euro oltre 25 anni di contributi se ex dipendente, oltre 28 anni se ex autonomo.

Gli importi elencati si riferiscono al beneficio spettante in misura piena, cioè spettante a chi non supera 1,5 volte il trattamento minimo. Per chi supera tale soglia, ma non supera la soglia determinata da 1,5 volte il trattamento minimo più l’importo della somma aggiuntiva ipoteticamente spettante, il beneficio è determinato dalla differenza tra la suddetta soglia e il reddito percepito.

 

Importi quattordicesima pensionati 2021 per redditi sino a 2 volte il minimo

La quattordicesima è stata recentemente estesa a chi possiede un reddito non superiore a 2 volte il trattamento minimo; gli importi, per questi pensionati, sono pari a:

336 euro fino a 15 anni di contributi, se l’interessato era un lavoratore dipendente, o sino a 18 anni di contributi se era un lavoratore autonomo;

420 euro oltre 15 anni di contributi e fino a 25 anni se ex lavoratore dipendente, o oltre 18 anni di contributi e sino a 28 anni se ex lavoratore autonomo;

504 euro oltre 25 anni di contributi se ex dipendente, oltre 28 anni se ex autonomo.

Gli importi elencati, anche in questo caso, si riferiscono al riconoscimento del beneficio in misura piena, mentre chi supera 2 volte il trattamento minimo, ma non supera la soglia determinata da 2 volte il trattamento minimo più l’importo della quattordicesima stessa, ha diritto all’importo aggiuntivo corrispondente alla differenza tra la stessa soglia e il reddito percepito.

 

Quali redditi rilevano per la quattordicesima?

Per il 2021 devono essere valutati, nel caso di prima concessione della quattordicesima, tutti i redditi posseduti dal pensionato nel 2021.

Se la concessione è successiva alla prima si considerano i redditi per le prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati e i redditi diversi da quelli da pensione conseguiti nel 2020.

In nessuno dei due casi rilevano i redditi del coniuge.

 

Quando viene pagata la quattordicesima?

Perché sia pagata la quattordicesima, il beneficiario deve avere compiuto 64 anni di età entro il 31 dicembre dell’anno di erogazione.

Il beneficio può essere attribuito per un periodo inferiore all’anno, in proporzione ai mesi di spettanza, nel caso di:

pensione con decorrenza nell’anno interessato successiva al 31 gennaio;

compimento del sessantaquattresimo anno nel corso dell’anno; il beneficio spetta in tal caso anche per il mese di raggiungimento dell’età.

 

Su quali pensioni non spetta la quattordicesima?

La quattordicesima non è invece riconosciuta:

sulle pensioni di invalidità civile;

sulla pensione sociale;

sull’assegno sociale;

sulle pensioni di guerra;

sulle rendite Inail;

sull’Ape sociale;

sull’indennizzo per commercianti;

sulle pensioni contrassegnate dai seguenti codici: 030 (Vobis), 031 (Iobis), 035 (Vmp), 036 (Imp), 027 (Vocred), 028 (Vocoop), 029 (Voesa), 010 (Vosped), 011 (Iosped), 012 (Sosped), 127 (Cred27), 128 (Coop28), 198 (Veso33), 199 (Veso92);

sulle pensioni interessate da sostituzione Stato o rivalsa Enti locali;

sui trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati;

sulle pensioni della ex Sportass.