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18 Dicembre 2022 - 12:21
La sciarpa biancoceleste della Lazio (ma anche una granata, è stato anche allenatore del Torino) sopra la bara, una sua foto sorridente, due mazzi di fiori ai lati. Un flusso continuo di tifosi ma anche semplici cittadini rende l'ultimo saluto a Sinisa Mihajlovic in Campidoglio, dove è stata allestita la camera ardente. L'ex calciatore di Roma, Lazio, Sampdoria e Inter, fino a qualche mese fa allenatore del Bologna, è scomparso per una malattia incurabile a 53 anni. Prima carica istituzionale a rendere omaggio al campione il presidente del Senato Ignazio La Russa. I funerali si svolgeranno domani alle 11 a Roma, nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Piazza Esedra.
Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, e' arrivato alla camera ardente per Sinisa Mihajlovic. L'allenatore, entrando nella Sala della Protomoteca dopo aver evitato i giornalisti, visibilmente commosso ha salutato il feretro di Mihajlovic e i suoi familiari e si e' seduto alle loro spalle. "«Il mio ricordo legato a Sinisa è quando ci siamo visti a Bologna l'ultima volta. Mi disse frasi carine sul Napoli, aveva a cuore la nostra situazione, gli piaceva come squadra e come città. Mi disse cose carine anche sulla stima reciproca che c'era tra di noi» ha detto Luciano Spalletti. «Era uno che ti faceva subito capire chi avevi di fronte, non aveva il timore di doversi nascondere per poi fregarti o aggirarti. Era molto diretto, suscitava subito questo senso di persona vera, era uomo vero, come lo vedevi nel mondo del calcio, non aveva bisogno di nascondersi: ti faceva subito capire “hai a che fare con me quindi, se vuoi iniziare, iniziamo”. Una persona di grande valore» ha concluso il tecnico del Napoli.
Un saluto pieno di commozione quello che in tantissimi stanno riservando a Sinisa Mihajlovice. Centinaia di persone, dalle prime luci del mattino, si sono messe in fila per entrare nella camera ardente adornata da corone di fiori inviate dalla FIFA e dai suoi ex club come Roma e Lazio. "È un combattente, lo è stato dal primo giorno all'ultimo - ha detto Ignazio La Russa, presidente del Senato, arrivando in Comune - Lui ha dimostrato che questo è possibile. Ha tirato calci di punizione contro le porte avversarie, ma anche contro le avversità della vita, ed erano sempre calci vincenti". Sul feretro sono state deposte anche le sciarpe di Torino e Bologna. Presenti molti tifosi del Milan.
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